venerdì 12 agosto 2016

Locarno 69 - Jodorowsky is (psycho)magic, tra matrimoni, miracoli, riti collettivi e un po' di cinema


Che stia per arrivare qualcuno di veramente grande allo Spazio Cinema di Locarno, è palese a circa 70 e passa minuti dall'ora indicata sulla lavagna all'ingresso. Sono le 12.15, pieno orario del pranzo di un venerdì assolato e caloroso come la Svizzera ne ha visti pochi, eppure ci sono già centinaia di persone che iniziano a prendere posto nel piccolo Spazio Cinema. Alle 13.30 è atteso Alejandro Jodorowsky, un gigante del cinema, ospite d'onore qui a Locarno 69 per ricevere il Pardo d'oro alla Carriera.
Poche ore prima nello stesso posto avevamo assistito a una interessante conversazione con un altro gigante, Ken Loach, e il numero di curiosi presenti per il regista britannico sembrava poter stabilire un nuovo record. Primato spazzato via dai fans del regista cileno naturalizzato francese.
C'è persino un ragazzo vestito come lo sciamano de La montagna sacra. Tra il pubblico si parlano le più svariate lingue, inglese, italiano, francese, spagnolo e sono molto più presenti le copie dei suoi libri di psico magia o sciamanesimo piuttosto che quelle dei suoi film.
Per i tanti presenti questa non è una conversazione con il proprio regista preferito o con un uomo d'arte, ma con un filosofo, un sacerdote, un guru da seguire ciecamente. L'atmosfera che si respira è particolare, diversa dalla solita dei festival di cinema.

Locarno 69 - Ken Loach, i miei personaggi e la Brexit


Sembra che ovunque vada, I Daniel Blake, l'ultimo film di Ken Loach riceva non solo lodi, ma premi. A Cannes ha vinto la Palma d'Oro, la seconda per il regista britannico dopo Il vento che accarezza l'erba, e qui a Locarno, dove Loach ha ritirato il pardo d'oro alla carriera, ha vinto il premio del pubblico tra i film proiettati nella cornice spettacolare di Piazza Grande.
Il giorno dopo la proiezione Loach è stato ospite d'onore, insieme a Dave Johns, protagonista del film, di una conversazione allo Spazio Cinema. Nonostante gli 80 anni compiuti, Ken ha dimostrato ancora una volta di essere tosto, impegnato, arrabbiato per la situazione politica-economica in cui ci ritroviamo e soprattutto pronto a combattere ancora nelle battaglie che lo hanno sempre interessato.

domenica 7 agosto 2016

Locarno 69 - Kaze ni nureta onna IN CONCORSO


Kaze ni nureta onna (Wet Woman in the Wind) di Shiota Akihiko
Il soft porn approda a Locarno. Un genere già di suo lontano dai grandi festival di cinema, arriva a Locarno e lo fa da protagonista, con un titolo in gara nel concorso internazionale. Prima di parlare dle film varrebbe il caso di dare un contesto.
Prima di tutto il genere, soft porn (o sofutu per dirla alla nipponica), o roman porno o nella definizione più corretta il pinku eiga, genere a cui si è dedicata interamente dagli anni 70 la gloriosa casa cinematografica Nikkatsu. Poche regole; ovviamente ragazze discinte, temi scabrosi e lunghezza sotto gli 80 minuti.

domenica 23 agosto 2015

Locarno68 - Kaili Blues (Lu bian ye can) di Gan Bi

Come spesso succede a Locarno, le sorprese migliori arrivano dalla sezione Cineasti del Presente (basti pensare a Navajazo l'anno scorso). Quest'anno in particolare, con un Concorso Internazionale dominato da autori "storici" (Akerman, Zulawski, Iosseliani) e grandi nomi (Hong Sang-soo) è ancora più impressionante e significativo imbattersi in un esordio come quello del giovanissimo Gan Bi.

domenica 16 agosto 2015

Locarno 68 - Il meglio e il meno meglio di quest'anno


E anche quest'anno dobbiamo salutare Locarno. E' stata una dieci giorni emozionante e memorabile, nel pieno stile del Festival svizzero tenuto ogni anno nella prima metà di agosto. Tanti bei film, la ben nota organizzazione elvetica che fornisce sempre un servizio eccellente, il contatto umano, ovvero l'aspetto più bello di Locarno, al contrario delle caotiche e gigantesche Cannes, Venezia, dove sembra impossibile chiacchierare con uno dei registi/attori in concorso al bar o discutere con loro degli altri titoli visti in sala (si lo so anche io che ci sono personalità diverse, ma tant'è).

sabato 15 agosto 2015

Locarno 68 – Right Now, Wrong Then. Hong Sang-soo ci regala il film del festival

Per fortuna c’è Hong Sang-soo. Al penultimo giorno di proiezioni dei film in concorso a Locarno 68, veleggiava un  certo malcontento per la qualità della selezione di quest’anno. Film stanchi, personaggi in cerca di una fine, magari della propria crisi personale, magari  della loro vita stessa, e in cerca di una rinascita, di una seconda opportunità. E dal nulla di spunta il nuovo titolo del prolifico regista coreano, re del film “a versioni”, nei quali i propri personaggi hanno effettivamente la possibilità di riprovarci, anche più volte e a distanza di poco tempo.

venerdì 14 agosto 2015

Locarno 68 – I genitori visti da un figlio e da una figlia (documentaristi). Futebol, No Home Movie

Al  Concorso Internazionale di Locarno 68 erano candidati molti film che potremmo dire viaggiavano in coppia, per i più svariati motivi. I due asiatici, infilati negli ultimi giorni come da tradizione, i due Americani, i due maestri del cinema europeo (Zulawski e Ioseliani) e i due documentari, No Home Movie di un colosso del cinema sperimentale come Chantal Akerman e O futebol del brasiliano Sergio Oksman.

Due opere molte simili per il soggetto, il rapporto con un proprio genitore anziano,  ma totalmente diversi per l’approccio e lo sviluppo.