La versione di Intrinseco
Subito
una doverosa premessa: non ho mai letto L'Écume des
jours e finora non avevo avuto nessun tipo di rapporto con le
opere letterarie di Boris Vian. Di conseguenza mi astengo da ogni
tipo di discorso sulla fedeltà della trasposizione, o su i limiti
del cinema in rapporto alla letteratura, e viceversa. L'unica cosa
che so, è che il romanzo di Vian è in parte autobiografico, un
racconto della vita dell'autore attraversato da quella che Quenau ha
definito"la più struggente storia d'amore moderna mai scritta".
Dal canto mio, se dovessi fermarmi
al risultato della trasposizione e all'aspetto narrativo del film,
parlerei piuttosto di una storiella di una banalità disarmante: lui
ama lei, lei ama lui, lei si ammala e la vita
diventa grigia e triste. Il tutto condito da una critica sociale
stilizzatissima e da una serie di riferimenti vaghi e frammentari che
probabilmente possono essere colti facilmente solo da chi ha letto il
romanzo (o da chi avrà la (s)fortuna di vedere la versione integrale
del film).
E qui casca il proverbiale asino,
Michel Gondry ha preso un romanzo che lo ha irrimediabilmente segnato
e lo ha buttato su pellicola nel modo più violento possibile,
tagliando, sforbiciando (forse perché costretto) e velocizzando fino
al parossismo in nome della messa in scena. Mood Indigo è un