. agg. Di genere letterario o cinematografico che racconta storie paurose, raccapriccianti e violente, ambientate in atmosfere tenebrose; di romanzo, racconto o film appartenente a tale genere; in it. nero.
Recentemente ho preso coraggio, e portafoglio, e mi sono deciso a comprare il mio primo libro fotografico. Con questo particolare tipo ho sempre avuto un rapporto contradditorio; da una parte non li ho mai voluti, sono solo foto, le posso trovare online, cosa me ne faccio, costano troppo, dovrei esporli ma non sono poster o quadri. Dall'altra li volevo tutti, sempre bellissimi, con foto magnifiche e introvabili ovunque, stampati su formati enormi e con carta patinata profumata e avvolgente. E quindi ne ho preso finalmente uno.
Si tratta di Il noir di Alain Silver e James Ursini a cura di Paul Duncan (edito da Taschen, leader del settore). E' un libro meraviglioso con all'interno un centinaio di foto sui set/di film noir dagli anni 30 ai primi anni 60. Una gioia per gli occhi. D'altronde, rimanendo nell'ambito cinema, penso che il noir insieme alla fantascienza sia il genere che merita di più un libro fotografico.
Non è solo composto da foto tuttavia, ma ci sono anche alcuni esaustivi capitoletti che raccontano e spiegano cos'è questo genere semi morto, versatile come pochi e poco conosciuto. Tutto ciò mi ha dato l'ispirazione per una serie di episodi di questa rubrica per analizzare ed approfondire il noir, passando da un'approfondimento di tutti i sotto generi, ai suoi protagonisti e protagoniste, dai suoi luoghi, ai suoi elementi principe, e poi i suoi registi, i suoi esempi più fulgidi fino al noir oggi. Spero vi interesserà.
Fine premessa e introduzione.
Che cos'è il noir?
Sopra vi ho messo una definizione da dizionario (ormai chi va più a guardare quei grossi e polverosi libri? Nell'epoca di wikipedia, di yahoo answer di tutto il resto) ma non restituisce a pieno quello che il noir è veramente e soprattutto la sua complessità. Se ne sono dette di tutti i colori a riguardo: è una variante del
poliziesco; è una variante si ma solo americana, massimo francese; è una variante del giallo; vede per protagonista sempre il cattivo o un anti eroe; no, vede protagonisti i buoni o degli anti eroi; si ma sottoforma di un detective privato...etc... Diciamo che è tutto questo e che nessuna di queste esclude le altre.
Il noir, che con il francese ha in comune pressoche nulla, è un genere prettamente americano nato agli inizi degli anni 40. Le sue radici sono profonde e molteplici, dal punto di vista letterario il genere ha attinto a piene mani da opere di giallisti hard-boiled (semplificando, branca del giallo, spesso con protagonista un detective, perchè di genere deduttivo) come Hammet (Il falcone maltese), Chandler (tutta la serie con Marlowe), Cain (Il postino suona sempre due volte), Goodis (Non sparate sul pianista) e Woolrich (La sposa era in nero). Ma altrettanto significativa è stata l'influenza di scrittori naturalisti come Zola o Hemingway, soprattutto per i dialoghi e la prosa schietta ma poetica.
Sul piano formale invece l'unica influenza determinante fu l'espressionismo tedesco con il suo chiaroscuro, le inquadrature distorte e le figure simboliche. Non sorprende che i valori dell'espressionismo fossero assorbiti da questo movimento cupo e oscuro, ma ha certo avuto un peso il fatto che i più grandi registi del noir classico - Lang, Preminger, Siodmak, Wilder, Ulmer, Tourneur, Renoir- fossero emigrati dall'Europae avessero lavorato in Francia e Germania dove per oltre un decennio i movimenti artistici dominanti erano stati il realismo poetico e l'espressionismo.
Terza ma non meno importante influenza fu la grande diffusione negli anni 30 e 40 dell'esistensialismo e della psicologia freudiana. Entrambe le teorie erano incentrate tanto sull'assurdità dell'esistenza che sull'imprescindibile ruolo giocato dal passato nelle azioni dell'individuo e trovarono terreno fertile in una nazione messa in ginocchio dalla depressione economica prima e dalla seconda guerra mondiale poi; due temi fondamentali del noir, il fantasma del passato e il fatalismo, attingono direttamente a queste fonti.