La piaga del razzismo è una ferita aperta che probabilmente mai si richiuderà e di cui l'America -il paese più civilizzato ancora oggi- si vergogna e si vergognerà sempre. Non è bastato abolire la schiavitù, riconoscere i diritti civili, dare il diritto di voto, eleggere senatori e rappresentati fino addirittura al presidente dell'intera nazione per nascondere sotto il tappeto quella macchia enorme di cui tanti si sono sporcati. Ancora oggi il problema razziale in un grandissimo, per dimensioni in questo caso, paese come gli Stati Uniti, fatto e costruito da minoranze è all'ordine del giorno. E' una banalità forse, ma vi basta passare una vacanza in una grande città del nord o del sud degli Stati Uniti e scoprirete che per tutto il tempo siete stati serviti e riveriti da una minoranza razziale. Camerieri, addetti alla cassa, commessi, etc...
Nella bianchissima America -che è soprattutto quella landa 'desolata' che va da New York a Los Angeles- la discriminazione razziale è ancora sotto gli occhi di tutti. Perciò, ogni tanto, salta fuori un film, che come una lavanderia a gettoni, smacchia la coscienza di tutti quanti. La cosa divertente è che questo tipo di film li danno sempre in mano a gente bianca. Per esempio di The Help, caso cinematografico del 2011, o 42, la storia di Jackie Robinson, o The Express o ancora The Blind Side. Se c'è una cosa wasp in USA, quella è Hollywood. Chiedere a Spike Lee.