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martedì 11 dicembre 2012

Il bianco e il nero #26: Il 1939, il miglior anno di Hollywood.

"The greatest year in the history of Hollywood!"

Ci sono tante domande bizzarre o talvolta legittime che gli appassionati di cinema si pongono: chi è il miglior attore di tutti i tempi? E l'attrice? Il più bel film? La miglior colonna sonora? Il miglior regista? La più bella storia raccontata? Il miglior horror o western o la miglior commedia? Qual'è il paese che ha fatto i migliori film? Ovviamente sono tutte domande che non prevedono una risposta univoca e oggettiva. Le riviste stilano classifiche, ogni anno o ogni tot. anni, gli esperti contribuiscono, i lettori votano ma è impossibile stabilire il migliore in assoluto in una data categoria. 
Anche io mi pongo spesso queste domande e come tutti ho le mie preferenze e proprio mentre pensavo ai tanti film che amo, ho notato una particolarità: molti sono del 1939. Analizzando meglio ho scoperto che è stato un anno sensazionale per il cinema americano (come sempre io parlo più che altro di questo lato del mondo) e onestamente credo che non ne esista un altro di eguale livello qualitativo e di eguale importanza storica. E allora con la consueta macchina del tempo, torniamo all'inizio del 1939 e scopriamo cosa si stava producendo in quei mesi e cosa stava per uscire al cinema, soffermandoci su quattro film in particolare e escludendo i due colossi più celebri, Via col vento (ne ho già parlato un pò in La scelta di Rossella) e Il Mago di Oz (ne parlerò separatamente).

Grande anno il 1939. Nasce Batman, esce Finnegans Wake di James Joyce, Enzo Ferrari fonda la propria casa automobilistica e si, se non fosse stato per quella guerra iniziata a settembre, sarebbe filato tutto liscio. 
Per Hollywood sarebbe sembrato un anno come gli altri, nel senso che siamo nel pieno periodo d'oro che continuerà grazie anche proprio a quel conflitto mondiale che non toccherà mai (o quasi, Pearl Harbour) suolo americano. Ma la verità è che sarebbe stato un anno ricco di film che avrebbero fatto la storia, vuoi per gli incassi surreali, vuoi perchè avrebbero rivoluzionati i loro generi e vuoi perchè sarebbero entrati a pieno titolo non solo nella storia del cinema ma di quella con la S maiuscola. 
E' incredibile come in un solo anno siano stati sfornati così tante pellicole magnifiche. Dal noir Hanno fatto di me un criminale, al sentimentale Donne che raccoglieva tutte le deluse dalla mancata scelta come Rossella O'Hara, dallo strappalacrime La voce nella tempesta (adattamento di Cime tempestose) di Wyler a I ruggenti anni venti con Bogart e Cagney, dallo spassosissimo Tre pazzi a zonzo dei fratelli Marx allo struggente Addio mr Chips, passando poi per Intermezzo che segnava il debutto sugli schermi americani di Ingrid Bergman, l'horror Il fantasma di mezzanotte, il bellissimo Beau Geste e Passione con una fenomenale Barbara Stanwyck. E tutti questi senza, come detto, citare due dei miei preferiti di sempre, Via col vento e Il Mago di Oz.