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domenica 17 novembre 2013

Venere in Pelliccia di Roman Polanski

Nelle sale dal 14 novembre

Scorrendo la filmografia di Roman Polanski, si sarebbe tentati di stabilire un nesso tra la sua attuale condizione di esule o "prigioniero" e le ultime storie che ha scelto di raccontare, tutte confinate in uno spazio limitato ma non limitante, che si tratti di un'isola inospitale o delle quattro mura di un appartamento newyorkese. Eppure, andando ancora più indietro, ci si rende conto che questo suo gusto per il claustrofobico si è manifestato anche in tempi non sospetti, basti pensare a film come Repulsion (bellissimo, anche se lui lo ha quasi disconosciuto) e L'inquilino del terzo piano o ancora al più celebre Rosemary's Baby. Ciò nonostante non si può negare che l'interesse del regista sia ormai interamente rivolto al teatro, lo avevamo intuito con Carnage e ora Venere in Pelliccia ha spazzato via ogni dubbio. La fonte è l'omonima pièce teatrale di David Ives (di origini polacche, come Polanski) ispirata a sua volta al celebre romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, un esperimento metateatrale che permette a Polanski di eliminare qualsiasi tipo di surrogato per portarci direttamente sul palcoscenico. Non più teatro che contamina il cinema quindi, ma cinema che entra (letteralmente) nel teatro.