*(causa impegni, lunghi viaggi e poco tempo, questa puntata andrà "in onda" in edizione breve).
"Il silenzio è degli dei: solo le scimmie ciaccolano".
Da discreto appassionato di film muti e fervente spettatore di commedie, uno dei miei attori (e registi) preferiti è il funambolico Buster Keaton. Con i suoi film riesce sempre a farmi spuntare un sorrisone a 32 denti e a spazzare via in un colpo tutte le delusioni di una giornata storta. La magia terapeutica del cinema!
Da discreto appassionato di film muti e fervente spettatore di commedie, uno dei miei attori (e registi) preferiti è il funambolico Buster Keaton. Con i suoi film riesce sempre a farmi spuntare un sorrisone a 32 denti e a spazzare via in un colpo tutte le delusioni di una giornata storta. La magia terapeutica del cinema!
Aimè,
Keaton è famoso si, ma vuoi perchè appartiene a quei "brutti filmacci
senza audio" e vuoi perchè, normalmente viene eclissato dalla mole del
collega Charlie Chaplin (anche lui silenzioso ma famoso anche e
soprattutto per le pellicole sonore), non ha tutta quella gloria che
meriterebbe, ed inoltre raramente il pubblico guarda interamente i suoi
film.
Con questo però non
voglio sminuire Chaplin, un altro dei miei preferiti, nè voglio fare
un'analisi delle diverse comicità dei due (forse più profonda e
celebrale quella di Chaplin, mentre più fisica e malinconica quella di
Keaton), voglio solo scrivere due righe su uno dei miei eroi e darvi dei
link giusti.
Con una faccia simile si potrebbe pensare tutto di Keaton fuorchè sia un attore da commedia che ha fatto ridere milioni di persone e diverse generazioni. Eppure, senza mai fare la benchè minima espressione, è riuscito a firmare le più belle e divertenti pellicole della storia del cinema. Capolavori come Io e il ciclone, Io e la vacca, oppure Come vinsi la guerra, Calma, signori miei! ed ancora Il cameraman e Il navigatore sono in grado ancora oggi di surclassare commedie infarcite di grandi dialoghi e situazioni spassosissime. Grandi come Woody Allen, Orson Welles, e poi Maurizio Nichetti e Carmelo Bene hanno sempre sottolineato, e omaggiato talvolta, l'importanza di Keaton nel loro modo di fare cinema e di esprimersi. Molti invece hanno voluto lavorare con lui, come Wilder che l'ha inserito nel suo ritratto nostalgico del cinema del passato in Viale del tramonto, o Chaplin con cui ha fatto coppia nel celeberrimo Luci della ribaltà, o ancora Samuel Beckett nell'unico corto da lui scritto ed infine persino gli italianissimi Franco e Ciccio in Due marines e un generale.