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Un'altra locandina stupenda |
Concorso
Internazionale
Ci sono
un sacco di ottime ragioni per fare un salto al Festival del film di
Locarno, dagli ospiti illustri (quest'anno davvero numerosi e
importantissimi) alla variegatissima selezione di film in concorso e
non. Ma per il sottoscritto, quest'anno valeva la pena esserci anche
solo per assistere alla proiezione di L'Etrange couleur des larmes de
ton corps, il secondo lungometraggio della coppia belga Hélèn
Cattet e Bruno Forzani. Amer, il loro film d'esordio, era entrato
nella mia personale top 10 ancora prima dei titoli di coda,
un'esperienza unica a metà tra cinema d'avanguardia e omaggio ai
Gialli anni '70, e questa loro seconda opera prosegue nella stessa
folle direzione.
Dan
Kristensen (Klaus Tange) torna a casa da un viaggio d'affari
all'estero. La porta è chiusa dall'interno e nessuno risponde, sua
moglie Edwige è sparita nel nulla lasciando solo una cappelliera
piena di giocattoli. Dan inizia a cercarla, prima nell'appartamento e
poi nel resto del palazzo, ma incontra una galleria di inquietanti
personaggi che riescono solo ad infittire il mistero. Nel frattempo
la palazzina che lo imprigiona e la realtà intorno a lui iniziano a
piegarsi su se stesse.