E un altro anno è passato, Locarno ci vediamo tra altri 360 giorni circa. Purtroppo come l'anno scorso, non sono riuscito a vedere tutto quanto, non sono riuscito a vedere tutto quello che volevo e non sono riuscito a stare quanto avrei voluto ma per lo meno sono riuscito ad andare su per molti più giorni e grazie all'accredito stampa ho pagato una bazzecola per vedere davvero tanta tanta tanta roba.
Che bello sentirsi a casa ad un festival così internazionale. Che bello ritrovarlo ancora organizzato così bene e così pieno di eventi, proiezioni, ospiti. Che bello trovare tanta gente come me, appassionata, curiosa, felice di condividere opinioni su un film sperduto taiwanese o su quello provocatorio tedesco. Che bello incappare per caso in giornalisti famosi, attori visti poco prima su schermo o vederli poco dopo e scoprire che avevo a fianco una futura stella. Che bello poter vedere dal vivo dive come Faye Dunaway, mostri sacri come Christopher Lee e Werner Herzog, icone come Anna Karina, maestri come Douglas Trumbull, affamate come Jacqueline Bisset (simpaticissima e vorace). Che bello sentire mille aneddoti sui propri film preferiti, come quelli raccontati da Giona Nazzaro prima di Oz in 3D. Che bello assistere subito dopo la fine del film a un incontro con domande e risposte insieme agli autori e agli attori, per porre tutti i quesiti che covavamo dentro durante la visione. Che bello condividere le emozioni di un film in una piazza gremita da 8000 persone e fare le ore piccole.
Ovviamente l'anno prossimo sarò ancora qui con la viva speranza, organizzandomi per tempo, di soggiornare fisso e quindi di poter stare più tempo, stancarmi meno e soprattutto evitarmi ore di macchina (per quanto ami guidare). Vale davvero la pena spendere ore e ore su sedie assassine (questo è l'unico difetto) di auditorium enormi, teatri e cinema nuovi e tecnologici, per vivere una decina di giorni di Cinema.
E dato che è finito e che da poco si sanno i nomi dei premiati, due parole.