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domenica 17 marzo 2013

Sinister di Scott Derrickson

Nelle sale dal 14 marzo

Per me che sono un appassionato di horror, un film come Sinister non potrebbe essere meno invitante. Certo il regista è quello di L'esorcismo di Emily Rose, che proprio da buttare non era, ma è anche lo stesso del remake di Ultimatum alla terra, un mercenario senza scrupoli insomma. L'altro problema è che in alto nella locandina campeggia un bel “Dai produttori di Paranormal Activity” un segno di cattivissimo auspicio con cui viene marchiato un buon 50% delle produzioni horror recenti, nella maggior parte dei casi quelle peggiori. A confermare timori vari ci si mettono anche locandine e trailer, che mostrano un film perfettamente inserito nello standard di queste produzioni, una ghost story con ambientazione contemporanea in cui il demoniaccio di turno tormenta gli abitanti di una casa quasi sempre enorme, praticamente un Paranormal Activity senza POV, ma con le stesse identiche meccaniche.
Però partire prevenuti non è mai bello, e ad essere sinceri a me Insidious non era dispiaciuto per niente, quindi un'occasione glie l'ho voluta dare.
Ellison Oswalt (Ethan Hawke) è uno scrittore di romanzi “true-crime”, praticamente sceglie un delitto insoluto e particolarmente efferato, lo risolve, e ne ricava un succulento best-seller. E' un uomo estremamente ambizioso, ma dopo il primo grande successo che risale a quindici anni prima non è più tornato sulla cresta dell'onda, motivo per cui quando gli capita tra le mani un quadruplo omicidio con annessa sparizione di bambina non ci pensa due volte, e con tutta la famiglia si trasferisce nella casa dove si è svolto il fattaccio. Qui si imbatte accidentalmente in una scatola di filmini in 8mm e scopre che l'omicidio a cui sta lavorando è stato filmato dall'assassino, ed è solo l'ultimo di una lunga serie di misteriosi delitti.