venerdì 12 agosto 2016

Locarno 69 - Ken Loach, i miei personaggi e la Brexit


Sembra che ovunque vada, I Daniel Blake, l'ultimo film di Ken Loach riceva non solo lodi, ma premi. A Cannes ha vinto la Palma d'Oro, la seconda per il regista britannico dopo Il vento che accarezza l'erba, e qui a Locarno, dove Loach ha ritirato il pardo d'oro alla carriera, ha vinto il premio del pubblico tra i film proiettati nella cornice spettacolare di Piazza Grande.
Il giorno dopo la proiezione Loach è stato ospite d'onore, insieme a Dave Johns, protagonista del film, di una conversazione allo Spazio Cinema. Nonostante gli 80 anni compiuti, Ken ha dimostrato ancora una volta di essere tosto, impegnato, arrabbiato per la situazione politica-economica in cui ci ritroviamo e soprattutto pronto a combattere ancora nelle battaglie che lo hanno sempre interessato.

Facile prevederlo, la prima domanda del moderatore era incentrata sulla Brexit. Quando I Daniel Blake ha vinto a Cannes, il referendum sull'uscita dall'Europa della Gran Bretagna era ancora molo lontano, oggi invece è ormai realtà. Come avrebbero votato i suoi personaggi, il quasi 60enne Daniel, abbandonato dallo stato, malato e costretto a lavorare, e la giovane Kattie, madre single che fatica a arrivare a fine mese? Diametralmente opposto. Secondo Johns che è Daniel su schermo e in molti aspetti anche nella vita lui avrebbe votato per uscire, "Anche solo per dare un messaggio al governo inglese. Noi pre pensionati o pensionati ci siamo, esistiamo, e voi ci avete dimenticato, interessandovi ad altre cose, ad altri temi. E adesso stiamo facendo la fame". John racconta un fatto realmente accaduto. Mentre stavano cercando delle location per girare il film e al contempo delle storie vere a cui ispirarsi, si sono imbattuti in un povero signore nella zona industriale del nord-ovest del'Inghilterra. Viveva in un appartamento con una sola stanza, neanche un mobile ad eccezione del materasso e del frigorifero. Quando gli hanno chiesto se potevano guardare cosa c'era nel frigo ha acconsentito ma dentro non c'era nulla. "La settimana scorsa non ho mangiato per 3 giorni. Se c'è lavoro -sempre alla giornata- lavoro, guadagno qualcosa e mangio, altrimenti salto".
Condizione simile per un ragazzino che ogni mattina alle 5 si faceva un'ora di strada per andare a chiedere se ci fosse lavoro a un cantiere edile. Alle 6.15 veniva ricacciato a casa, perchè non c'era nulla da fare.

Loach riprende il discorso d qui, sottolineando come solo nel 2015 ben 500 mila persone in Inghilterra hanno dovuto chiedere aiuti simili ai food stamp (i buoni per il cibo, letteralmente) per poter mangiare. Eppure Kattie (interpretata da Hayley Squires) avrebbe votato per rimanere "Di certo Johns ha ragione, la classe e la generazione di Daniel Blake avrebbero votato per uscire ma i giovani no. Kattie ha dei sogni, un futuro, vuole viaggiare, conoscere il mondo, Avrebbe di sicuro votato per rimanere".




Loach è anche protagonista di un documentario qui a Locarno 69,"Versus: the life and films of Ken Loach" di Louise Osmond, dove si ripercorre tutta la sua carriera da Kes ad oggi, con alcune apparizioni davanti alla cinepresa e con alcune curiosità, come i ragazzini picchiati, davvero, da un insegnante severo ma per questo premiati con uno stipendio più alto. Oggi una cosa del genere non sarebbe più possibile, sarebbe maltrattamento su minori. Le cose cambiano nel cinema ma Loach per fortuna rimane sempre lo stesso.

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