Nelle sale dal 17 agosto.
Un pò di carne flaccida, totale assenza di sceneggiatura, un ammucchiata con solo una donna asiatica, tanta tanta azione e girato tra la Bulgaria e l'Albania. No, non sto parlando di un film porno, ma del nuovo campione d'incassi estivo Mercenari 2, secondo capitolo di una saga che ne promette parecchi.
Solitamente nella recensione di un film si dovrebbe partire dalla trama, ma siccome non esiste e siccome non importa ai più, neanche agli stessi attori, descriverò brevemente quello che succede. I Mercenari spaccano tutto e ammazzano tutti. Liberano un cinese, for reason, e Jet Li dopo soli 4 minuti, saluta tutti e va a ritirare l'assegno.
A prendere il suo posto subentrano una asiatica che non fa nulla tutto il tempo a parte ... no niente, non fa proprio nulla., e un cecchino ex militare che avrà letto l'annuncio su qualche sito di lavoro, e che si sente deluso dall'esercito perchè gli hanno ammazzato il cagnolino.
Poi cosa succede, arriva il villain della situazione, Villain (Van Damme). Si nomen omen, segno che chi ha scritto la sceneggiatura, una scimmia del Guatemala, si è riferito al personaggio in principio con un provvisorio Villain/Cattivo e poi non l'ha più cambiato. Perchè sbattersi a rileggere? Leggere?
Eh ma il nome non conta quando tra le mani hai un ottimo personaggio, ben scritto. Già, ad averlo. Villain è peggio di quei cattivi nei film anni 30 con il baffo sottile, da arricciare a ogni cattiveria, e la sacca per il bottino con il simbolo del dollaro. Per sottolineare ancora di più la sua enorme malvagità, visto che mancano lavoratori per la sua miniera, se ne esce con la frase "Il paese ha finito gli uomini adulti? E voi prendete donne e bambini!" Muahahaha! Mancano le scene in cui mangia letteralmente del pane con fette di cattiveria, ma era troppo complicato da fare, peccato.
Si si, vabbè, ma che ce frega del cattivo, noi vogliamo i mercenari. E ne vogliamo tanti. E vogliamo che tutti facciamo cose pazze. E volete troppo. Nessuno di essi riesce a avere uno straccio di spazio per dire anche solo bè o per prendere a calci un distributore di gomme. Sono troppi e non c'è mai una idea di chi riprendere o di cosa fare. A parte la sequenza iniziale con Jet Li che mena fendenti alla grandissima, il resto del cast non riesce a mostrare quello che sa fare.
Lundgren è talmente scazzato che ogni tanto deve buttare dentro una battutina infantile, tanto per dire "oh ci sono anche io eh, non è che mi avete portato solo per pagare di meno il biglietto". Couture bò, è stato segnalato a Chi l'ha visto. Crews si confonde con lo sfondo, ma tutti lo ricorderanno come "quello nero". Almeno quello. Persino Statham, l'erede di Stallone, quello che nel primo era quasi protagonista, quello che è il più giovane (vivo) e più atletico, fa poco nulla, ed anzi viene spesso allontanato dalla scena. Giusto un paio di volte trova un piccolo pertugio dove infilarsi ("Vi dichiaro marito e pugnale").
Bè almeno un pò di spazio lo avrà Stallone e i vecchi più famosi, Bruce Willis, Swarzie e la new entry Chuck Norris. Andiamo con ordine. Stallone si aggira per tutto il film in una posa da action figure. Plasticoso e con le gambe divaricate manco avesse la sciolta nei pantaloni. Willis e Swarzenegger sono una bella coppia sposata. Il primo zittisce il secondo (-Torno subito. -Smettila di dirlo. -Hippy ya ye.) e poi vanno a farsi un giretto su una Smart sportierata per bene. L'arrivo in scena di Norris invece è la cosa più riuscita del film. Morricone in sottofondo, lui che fa se stesso, anzi che fà il Chuck Norris delle infinite battute create dal mondo di internet (e ne dice una pure lui) e purtroppo se ne va subito, perchè oh, è un lupo solitario.
Un altra pessima gestione dei personaggi. Li presentano e poi li fanno sparire, perchè appunto, non c'è spazio per tutti. Quindi eccoli che si inventano scuse ridicole tipo "Eh non posso continuare con voi, ho l'otite/devo andare con mia mamma a fare spesa/ho la macchina doppia fila".
Il fan duro e puro però sarà contento e ribatterà "Loro sono solo figure, mitologiche quasi, perciò non serve che abbiano spessore. Sono solo poster viventi che ripetono i propri urli di battaglia, le proprie battute famose. Inutile lamentarsi, il buono è il tipico buono e il cattivo è solo un cattivo. Niente sfaccettature, tutti tagliati con l'ascia. D'altronde, manca poco che un ascia la usano pure nel film". Vero, condivisibile da un certo punto di vista, ma bisogna essere proprio convinti per sostenere una cosa del genere.
Ecco c'è un limite di sopportazione alle battutine, alle citazioni per puro fan service, ai bisticci infantili e alle gare a chi piscia più lontano (se non avessero tutti il catetere), e quel limite viene ampiamente superato dopo 3 minuti, ovvero quando ne hanno già dette una ventina.
Gli sceneggiatori al lavoro |
Si ma insomma, è un film action, almeno le botte e le esplosioni ci sono? E come sono? L'inizio è promettente. E' spaventosamente tamarro e casinaro, purtroppo però la noia la fa da padrona. Per aspettare il successivo scoppio di violenza bisogna passare attraverso interminabili "cut scene" che aggiungono ben poco alla inesistente trama. Ve dovete menà! Menààà. E basta, non state li a contarvela su. Dai. Ora non voglio far paragoni con il cinema action asiatico, ma la sconfitta è schiacciante. Manca ritmo, manca una regia frenetica e originale che sappia riprendere con una stile particolare. Manca troppo insomma per poterne parlare come un grande filmazzo del genere o anche solo un risultato decente.
E' come una di quelle grandi squadre di calcio o basket piene di all star o grandi campioni incapace però di vincere anche solo la coppa del nonno. Perchè la palla è una e nessuno può quindi esprimersi al proprio massimo. L'idea è buona, per un amichevole, ma quando conta vincere, mica tanto. Mercenari è l'Inter di qualche anno fa, quello di Baggio-Vieri-Ronaldo etc.. Ecco.
Frase p(f)regna di profondità a metà film: "Perchè muoiono solo i bbuoni e invece non muoiono i cattivi, unn'è giusto!"
Il problema è che se avessero fatto i seri sarebbero stati più ridicoli di quanto non sia la faccia di Norris. Puntare tutto sull'ironia è una scelta dovuta e saggia, a patto di fermarsi qui: se un ipotetico Expendables 3 dovesse riproporre le stesse gag e lo stesso fan-service, allora sarebbero guai grossi per Stallone e co.
RispondiEliminaVerissimo. Infatti l'1, seppur con tanti difetti, è un gradevole filmaccio. Questo no
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