Puntata light!
Cos'hanno in comune lo schiavo liberato Solomon Northup e la scrittrice che ha inventato Mary Poppins ? Scopritelo nella nuova puntata di Filmbuster(d)s, in cui vi parliamo di Saving Mr. Banks e 12 Anni Schiavo.
Buon ascolto!
[00:00:35] L'angolo del tripudio
[00:16:30] La posta del cuore
[00:25:40] Saving Mr. Banks
[00:45:40] 12 Anni Schiavo
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Carissimi ragazzuoli, eccomi che scrivo dopo aver ascoltato la metà del vostro bel podcast. Ci vuole un commento sia per dirvi che sono contento della maggiore frequenza delle ultime puntate (io le preferisco più brevi ma più frequenti, attendere un mese è estenuante) sia per dimostrare al Monco che a me il podcast piace e che, anche se non commento spesso, non vuole dire che provi disinteresse.
RispondiEliminaOra però vi dovete beccare un papiro di umili domande-considerazioni su cui spero possa avere le vostre opinioni nei futuri podcast.
1) So che il Monco segue la NBA ed è tifoso dei Knicks. Io la seguo da un tempo relativamente breve e volevo chiedere se è a conoscenza di qualche film, o documentario, che abbia apprezzato particolarmente relativo a questo sport. Vidi qualche tempo fa il film di Spike Lee con Ray Allen ma non mi ha colpito più di tanto. Secondi lui il fatto che sia uno sport "di neri" influisce sulla scarsa produzione cinematografica?
2) Questa puntata del podcast mi ha fatto venire in mente una domanda sulla cinematografia Disney. Non vi sembra che ci sia stata una parabola discendente? Eccetto il periodo di Walt, ricordo gli anni di uscita di film quali La Bella e La Bestia, il Re leone ecc.. come veri eventi annuali. Ora non mi sembrano più all'altezza di quel periodo. Spesso mi chiedo se sono cambiato io, se la Disney non è stata in grado di creare un linguaggio che si adattasse ai tempi odierni o cos'altro. E non vorrei che ciò si estendesse anche alla Pixar, da quando la Disney l'ha acquisita c'è stato un bel calo.
3) In qualche puntata precedente, uno di voi due, disse che l'assegnazione del premio Oscar era irrilevante ai fini della propria valutazione personale della carriera di un autore o della validità di un film.
Su questo sono d'accordo però, sotto un altro aspetto, penso che per molti ricevere un Oscar si rivela controproducente perchè i premiati tendono a fare scelte meno rischiose o a reiterare lo stesso film. Ad esempio bravi attori, come la Kidman o Crowe o Swank, hanno cominciato ad eclissarsi dopo l'Oscar. Anche per i nostri l'Oscar fa male. Penso a Benigni (perdonate l'esempio) che, da "eversivo", dopo la statuetta si è sempre sentito costretto a dover accontentare tutti. Non vedremo mai più film puramente comici dove fa pippare la cocaina ad un vescovo o andare in giro con una bambola gonfiabile. Non oso pensare Sorrentino dopo l'Oscar cosa possa diventare.
Continuate così, ciao!
Oh siete VIVI! C-3PO WE'RE ALIVE!
RispondiElimina1)Non saprei, diciamo che in generale (e per fortuna) non si fanno molti film sullo sport. E inoltre, in generale sempre, gran parte degli sport US sono "da neri". Basketball e football hanno avuto qualche film celebre e decente ma sono comunque abbastanza pochi. Il Baseball invece (che non è proprio per bianchi, direi ispanici, latini, e una volta era per bianchi) è un caso a parte. I film sul baseball sono quasi sempre belli, forse perché si tratta di uno sport che si presta di più al cinema. Non saprei. Lo sport più bianco in assoluto è l'hockey, ma a nessuno interessa (poi quando c'è USA Russia alle olimpiadi, tutta l'America si scopre tifosa, ma questo è un altro discorso) e salvo Miracle c'è ben poco.
Pensandoci bene, anche in Italia, dove il calcio domina, non è che ci siano molti film sul calcio. Diciamo che non è una questione razziale ecco.
Consigli, dunque. Tralasciati i più spassosi e che magari c'entrano poco con il basket pro (Space Jam e il bellissimo Chi non salta bianco è) rimangono solo i film sul basket universitario-collegiale. More than a game è ben fatto (è docu, e la maggior parte dei buoni lavori sono così), Above the rim è caruccio, Basta vincere (diretto da un grande e isospettabile come Friedkin. E poi c'è Shaq! Molto bello), Glory Road e Hoosiers, molto college centro america e storici. Infine ti consiglio di seguire i documentari della ESPN, sempre molto interessanti e gagliardi (uno l'ha diretto persino Steve Nash)
2) Bè la Disney è diventata quasi totalmente la Pixar e i film Pixar sono degli eventi. Però è vero che ultimamente, tra sequel, spin off e prequel sembra aver perso smalto. Si, in generale direi che ha perso un po', proprio come qualità, ma recentemente ha avuto un picco mostruoso (Wall-E, Up, Toy Story 3 di fila). Sembra che la Disney adesso preferisca produrre e stare più "nascosta".
Conta comunque che siamo cresciuti, questo è un fatto con cui fare i conti.
3) Hum, interessante e condivisibile, però pensa che Sorrentino (e gli stranieri in generale) il premio Oscar è un po' diverso. E' un bellissimo extra ma puntano magari a vincere nella propria "circoscrizione", nei propri confini territoriali. Li magari dicono "Ah, allora vi piace sta roba? E io la rifaccio". Benigni merita un discorso a se: si è rincoglionito, semplice.
Sorrentino non mi piace ma ormai è sotto l'ala degli Americani e ci rimarrà per tanto, Oscar o no ( si si, lo vince) , quindi diciamo che il suo futuro sembra già scritto. Filmoni alla Hollywood, grandi incassi e magari quel personale occhio/stile, messo da parte. Amen.
Grazie a te
Ken Loach trascurerebbe un po' l'aspetto economico e commerciale del cinema. Il cinema italiano secondo me dovrebbe cercare di riconquistare un certo tipo di pubblico, soprattutto giovane. Emblematico è il film Smetto quando voglio, con tutti i difetti che ha, è un tipo di film che in Italia non si vede spesso, sia per come è girato, sia per le trame ed è un film che hai giovani è piaciuto e che non ha ne l'aria di cinepanettone, ne tanto meno di film pseudo colto intellettualoide.
RispondiEliminaA 'sto punto io proporrei Salvatores.
Saving mr banks l'ho visto in originale, volevo chiederlo a voi se le canzoni fossero state tradotte col doppiaggio.
In effeti come dice Intrinseco 12 anni schiavo è un film sbagliato fin dall'inizio, nel senso che sarebbe stato molto difficile fare qualcosa di diverso dal solito, il tema della schiavitù va trattato in un certo modo, avrei voluto che McQueen avesse avuto la "forza" per colpirci allo stomaco come aveva fatto con Hunger.
Per il resto faccio fatica ad essere in disaccordo con voi, le vostre analisi sono sempre accurate e interessanti, se solo poteste smettere di far morire la gente ne saremmo contenti.