Come parlare di un film del genere
senza rovinare la sorpresa a chi ti legge ? Eh si, perché Quella
casa nel bosco è una di quelle pellicole che si reggono interamente
su un'idea, una buona idea che piano piano si chiarisce allo
spettatore attraverso vari colpi di scena più o meno sorprendenti.
Quindi niente trama, ve la risparmio,
ma allora di che parla ? E' un horror, o meglio, è un film
sull'horror, un po' quello che Scream a suo tempo era stato per il
genere slasher, solo che Quella casa nel bosco se la prende un po'
con tutti i sottogeneri. In poche parole è un film sui cliché,
su tutte quelle cose fastidiose che siamo abituati a trovare negli horror, quelle cose che una volta ci infastidivano tanto ma
a cui ormai ci siamo un pò assuefatti, quelle che ti fanno pensare:
ma perché entra li ? Perché non restano uniti ?
Come mai i protagonisti di queste storie sono sempre così idioti ? E
via dicendo...
Insomma c'è lo sportivo, la ninfomane,
la ragazza per bene, il suo appuntamento al buio e il drogato, il
classico gruppo di studenti universitari in cerca di svago che
finiscono nella solita casa nel bosco venduta dai soliti proprietari
misteriosamente scomparsi, c'è persino lo zotico sdentato che li
mette in guardia dalle forze del male, però... però niente, mi
fermo qui.
La buona idea in questo caso è la
trovata attraverso cui il genere in questione viene parodizzato, una
buona idea e nulla di più, perché a conti fatti si tratta solo di
un gigantesco deus ex machina che permette di giustificare con ironia
tutto quello che succede o non succede nel film. Ho parlato di
parodia non a caso, perchè a mio avviso il grosso limite del film sta proprio qui, costruisce un'intelaiatura che funziona, trova una
giustificazione divertente per ognuno dei cliché sopra citati, e poi
si ferma lì, senza tentare di analizzare le meccaniche chiamate in
causa, senza fare quello sforzo in più che lo avrebbe reso un
prodotto molto più intelligente. Più che a Scream quindi lo
paragonerei al recente Tucker and Dale versus evil, altra parodia
forse più intelligente e sicuramente più divertente che però non
ha goduto dello stesso successo (a proposito, recuperatelo
assolutamente).
E poi c'è un altro problema, Whedon
arriva tardi, e non intendo tardi rispetto ad altre pellicole che
hanno già affrontato l'argomento (anche se ce ne sono), ma
semplicemente in ritardo di qualche decennio. Se la prende con un
tipo di horror che si trascina stancamente da quasi quarant'anni,
roba che ormai è venuta a noia anche agli spettatori meno raffinati,
è la parodia di film che sono già la parodia di loro stessi. Va
bene, è divertente, ma è come un energumeno che pesta un
ottuagenario.
Chiudo la mia acidissima critica con
l'ultimo grosso difetto che balza all'occhio: ne parlavo all'inizio,
Quella casa nel bosco si basa su delle trovate, dei colpi di scena, e
proprio per questo, come molte pellicole simili, esaurisce gran parte
della sua magia dopo la prima visione, anche perché oltre all'ideona
e a qualche scenetta tragicomica ha poco altro da offrire.
Detto questo, il film nonostante tutto
funziona bene, è divertente, irriverente e le scene memorabili non
mancano, avrei solo gradito un po' di coraggio in più in fase di
sceneggiatura, perché con i dovuti accorgimenti avrebbe potuto
diventare un prodotto di culto, avrebbe forse lasciato di più il
segno rendendo la sua critica decisamente più costruttiva, mentre
così è solo un riuscito mix di horror e commedia.
Mi permetto di concludere con una
riflessione che esula dal discorso qualitativo e che quindi lascio
per ultima: trovo ironico che un film del genere, una parodia che
cerca di attirare l'attenzione sulle cattive condizioni dell'horror,
sia costata di più, abbia incassato di più e abbia avuto un
successo maggiore di tutti quei piccoli capolavori che l'horror
cercano di cambiarlo sul serio.
Si, me la prendo ancora con i
produttori brutti e cattivi, mi piace pensare che in questo caso gli
“antichi” siano loro...
Intrinseco
Intrinseco
Bella recensione, sono d'accordo specialmente sulla riflessione finale.
RispondiEliminameno male che qualcuno che ridimensiona questo filmetto c'è!
RispondiEliminaMenomale che c'è anche chi la pensa come me! Cominciava a veirmi qualche dubbio, ho anche provato a rivederlo recentemente ma non ho cambiato idea.
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