A 32 anni dalla prima uscita al cinema, torna nelle sale per un evento speciale (i 100 anni della Universal) il capolavoro di John Landis, The blues brothers. Personalmente sarà la 26esima volta o più che lo vedrò, è il film che più ha segnato la mia infanzia e a cui sono più legato in assoluto.
Intere generazioni si sono innamorate di ogni singolo fotogramma e anche questa, che potrà apprezzarlo sul grande schermo, soccomberà.
Quindi ho pensato di dedicare questa prima puntata della rubrica a loro, i fratelli Blues, con una sorta di guida ma soprattutto una sfilza di curiosità, dentro e fuori dal film, che accresceranno la vostra visione, che sia la prima o la settantesima.
Partiamo dal certificato di nascita. I Blues Brothers nascono nel 1978, due anni prima del film. Sono una vera e propria band musicale, con come leader i due comici del Saturday Night Live, Dan Aykroyd e John Belushi. Nello stesso anno fanno la loro prima apparizione televisiva, appunto nello show comico NBC e proprio qui, in seguito a uno sketch con Chevy Chase, inventano il look che non cambieranno mai e poi mai. Infatti il completo nero con occhiali e cappello, è dovuto al fatto che erano le guardie del corpo del presidente USA Chase. Come ciliegina della torta, la conduttrice della serata è Carrie Fisher, poi colonna portante del film.
L'idea di trasformare la band in qualcos'altro viene a Aykroyd che aveva già in mente una sceneggiatura che sottopone all'amico John Landis. E in poco tempo, sono tutti sul set a lavorare. I Blues Brothers sono ancora attivi ora (sono finiti pure a San Remo), con i pochi superstiti e con le nuove aggiunte e hanno composto tre album in totale.
E ora curiosità: incomincio dal duo, Joliet e Elwood (sono rispettivamente il capoluogo ed una cittadina della contea di Will, Illinois).
Joliet Blues AKA John Belushi: ai tempi la scelta di coprire i suoi maginifici e espressivi occhi venne largamente criticata, ma come raccontano Landis e Aykroyd, spesso erano perfetti per nascondere la sua aria assente dovuta all'assunzione di droga. Belushi era anche molto superstizioso e voleva che per ogni nuova scena ci fosse un paio di occhiali nuovi. Occhiali che non si toglie mai se non in una sola scena (vediamo se ve la ricordate).
A proposito della sua dipendenza. Belushi era costantemente tenuto d'occhio perchè spesso dava di matto scomparendo. Una sera nessuno lo trovava e si doveva girare a breve. Aykroyd fece il giro dell'isolato vicino al set e bussò a ogni porta. Una famiglia gli aprì e disse subito "Lei cerca Belushi vero? E' entrato poco fà, ha chiesto un bicchiere di latte e un panino e poi è crollato sul divano". Quanto ci manca John.
Elwood Blues AKA Dan Aykroyd: la vera mente dietro al film. Al contrario di Jake lui non si toglie mai gli occhiali (in una scena extra ne ha un paio di protezione), ma si toglie il cappello per 3 volte (anche qui, sapete quando?). In una scena sempre extra, spiegava perchè la Blues mobile riesce a fare quelle cose pazzesche, ma poi la levò, dicendo "ma si, è magica!". Il numero della sua patente B263-1655-2187, non appartiene a un Elwood Blues, come si vede dai dati della polizia, ma, tramite qualche piccola modifica, sarebbe la patente dello stesso Aykroyd se l'avesse presa nell'Illinois. Totale delle multe di Elwood? 114 di sosta e 56 in movimento.
La Blues mobile: era una dodge monaco del 1974, pitturata da macchina della polizia. Ne furono usate ben 12 per la realizzazione, compresa una fatta solo per cadere a pezzi. Esistono varie repliche ma solo una originale esiste ancora, e è del cognato di Aykroyd. La macchina raggiunge davvero le 118 miglia orarie che si vedono nel cruscotto. Durante uno spostamento di location, l'attore Stephen Brown la guidò per un tratto di strada, separato dal gruppo principale. Venne arrestato dalla polizia, che riteneva l'auto sospetta, e inoltre non era registrata, non aveva targa e lui era senza patente. La troupe corse subito a speigare il tutto.
Qualche piccola chicca finale per la visione. -Il carcere iniziale non viene più usato per tale scopo, ma viene usato per il cinema (per esempio Prison Break). Quando girarono le prime scene con la panoramica dall'alto, alcune guardie spararono all'elicottero, non sapendo delle riprese del film. -La frase "mi si è rotto l'orologio" viene detta 3 volte durante il film e sempre da poliziotti (una volta persino da Landis, nel suo cameo come agente La Fong). -Nel bagno dove i Good Ol' Boys scoprono del concerto dei BB, si può vedere sul muro il nome Rick Baker, esperto di effetti speciali (Un lupo mannaro americano a Londra, Landis). -Nelle foto di Carrie Fisher, moglie di Jake, li si vede assieme e lui indossa sempre occhiali neri e cappello. La Fisher si innamorò di Aykroyd per un periodo, dopo che lui la salvò con una manovra di heimlic. -Il film deteneva il record per più macchina distrutte (103) battuto poi dal seguito (104). -L'osservatore Romano lo lodò come un classico film cattolico. -Nell'inseguimento con Good Ol' Boys si può vedere un cartello di un film horror, See yu next Wednensday, una cosa che Landis mette spesso nei suoi film. -Tutta la gente presente al concerto fu reclutata via radio in poco tempo. -Il supermercato distrutto non riaprì più completmente e vi fù anche una causa contro la Universal che aveva promesso (non è certo però) che avrebbe poi ricostruito tutto. -Paul Shaffer, co fondatore della band, doveva essere nel film (c'è nel seguito) ma ai tempi era su un altro set e Belushi lo scomunicò come infedele. -Nella scena finale, dove c'è un cameo di un grande regista...., sull'assegno viene messo ancora una volta l'indirizzo dello stadio di baseball. -E infine, tutti i grandi che cantano nel film (Aretha, James Brown, John Lee Hoocker, Ray) ebbero problemi con il playback e o cantarono live o fecero pezzetti su pezzetti, in quanto le loro performance non erano identiche una all'altra.
Buona visione!
Il Monco.
Un'altra chicca: Dan Aykroyd non aveva mai scritto un film, quindi si fece prendere la mano e scrisse una sceneggiatura di 324 pagine, il triplo del normale. Il malloppone conteneva molti dettagli sui personaggi e sulle doti speciali della Blues Mobile che poi sono stati eliminati nei vari rimaneggiamenti.
RispondiEliminaL'attore scherzava spesso su questa storia raccontando che la sceneggiatura era rilegata con la copertina delle pagine gialle di Los Angeles. Chissà cosa ci siamo persi...
It's got a cop motor, It's got cop tires, cop suspensions, cop shocks. It's a model made before catalytic converters, so it'll run good on regular gas. What do you say? Is it the new Bluesmobile or what?
RispondiEliminaFix the cigarette lighter.
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