Nelle sale dal 17 gennaio.
Una delle tanti notti insonni di questa torrida estate appena passata, accesi la TV e mi misi a guardare un programma su ComingSoon, Cloud, contenitore di news, trailer e interviste. Proprio quella notte parlavano di questa commedia, appena uscita oltreoceano, e si vedeva Carell sperticarsi in lodi infinite per la verve e il talento comico di Keira Knightley. Bene, interessante, e con un titolo così accattivante, me lo sono segnato da qualche parte.
Mancano tre settimane alla fine del mondo. Persino l'ultimo tentativo (una navicella canadese) di fermare l'asteroide Mathilda, diretta sulla terra, è andato a vuoto. Non c'è più nulla da fare se non aspettare.
Doug (Carell) apprende la notizia in macchina, con la moglie Linda. La sua unica reazione è un commento banale sull'uscita sbagliata presa in autostrada. Linda fugge via. Non ne può più di lui o semplicemente non può resistere e convivere le ultime tre settimane della sua vita con uno così. Perchè per Doug, che finisca il mondo, non è poi una tragedia. Tipo mollaccione, prudente, noioso, ha vissuto sempre preparandosi per il peggio, quindi la fine del mondo è solo una liberazione. Tutto questo fino a quando non scopre che Linda lo tradiva da tempo. La notizia lo sconvolge e cerca di suicidarsi, ingerendo detersivo per i vetri. A farlo andare avanti è un cagnolino, abbandonatogli al suo fianco, proprio mentre era svenuto dai postumi della drinkata di detersivo.
Ma soprattutto è Penny (Knightley), la ragazza che abita al piano sotto al suo. Ragazza strana, romantica, vivace, e con un ipersonnia da record. Tutto il contrario di lui. Rimasti illesi dopo che una rivolta è arrivata a lambire il loro stabile, iniziano un lungo viaggio per l'America, alla ricerca di fidanzate e fidanzati passati, cercare i propri famigliari e condividere gli ultimi momenti assieme.
Not another apocalypse movie! Dai su stavolta è una commedia romantica. Siamo nel 2012 e a pochi mesi dalla fatidica fine del mondo annunciata dal calendario Maya, siamo stati sommersi da film sull'apocalisse che spazzerà via la nostra esistenza. E c'è quello d'autore, Melancolia, quello low budget, 4:44 Last Day on Earth, quello sciocco, 2012, quello con Nicolas Cage, Segnali dal futuro, ora c'è quello spiritoso. Se non dovesse arrivare sta fine del mondo, saranno stati tutti una delusione!
Seeking a friend for the end of the world (titolo originale) è un road movie camuffato ben bene da apocalypse movie. C'è una prima parte e un ultima, ovviamente, dove la fine ha una certa importanza, ma per il resto è un classico esempio del filone "viaggi e incontri". I nostri due passeranno dall'incontrare uno strano camionista a pranzare in una pittoresca tavola calda, dall'incontrare un ex dei due all'avere guai con le autorità. Il tutto però non nel classico schema buddy-buddy (tipo Un biglietto in due) ma con una coppia che piano piano si innamora.
Giudicato da questo punto di vista e dal punto di vista prettamente comico, e di ritmo, di gag, di ilarità, esce con le ossa rotte. Come se Carell, e i suoi personaggi, contaminasse tutto quello che ha attorno, la storia si srotola molto svogliatamente, molto lentamente, fiaccamente. Mai picchi degni di citazione tra gli amici a fine visione, mai scossoni o svolte nella sceneggiatura che sveglino lo spettatore. Non è che chieda la risata sguaiata, tanto ho capito dopo poco che è più romance che comedy, ma un pò di vivacità, quella si.
Ecco allora il lato romantico. Qui si segna un successo, anche se sembra il testo di una canzone melensa messa in immagini. Guarda caso la regista, al suo esordio, è una scrittrice di canzoni per commedie romantiche adolescenziali (Whip it, Nick e Nora) oltre che attrice e cantante. In ogni caso l'amore che sboccia tra i due protagonisti è sincero e commovente al punto giusto. Poi su, stanno per morire, come tutti noi, checcarini, che dolciotti.
Però ritengo che la cosa più riuscita del film sia un altra. Ovvero quando mostra sullo sfondo a volte, e in primo piano in altre, come reagisce l'umanità al periodo d'attesa di tre settimane. C'è chi come Doug, continua a recarsi al lavoro e a eseguirlo con giudizio, chi manda avanti il proprio negozio e persino qualche poliziotto zelante c'è ancora a somministrare fumanti tazze di legalità (anvedi!). E poi c'è chi spacca tutto, chi appende volantini per coronare il suo sogno di essere un killer su commissione o chi organizza orge. C'è la famiglia di amici di Doug che organizza una classica cena con parenti e conoscenti, dove si fanno giochi di società tipo "Cosa farete se il mondo finisse?", giochi ovviamente molto realistici, come quando Penny deve realmente decidere quali dischi portare con se e quali abbandonare. Alla stessa cena si provano sigari costosissimi e petardi pericolosissimi, si organizzano coca party, si prova la cocaina, davanti ai propri figli. Eppure tutto ha una certa organizzazione. Un ora per ritrovarsi, un ordine delle portare, un ordine della serata. Anche davanti all'inevitabile fine e alla morte, c'è nell'uomo una volonta di rispettare delle regole. Di non andare oltre, di continuare a tagliare il prato, perchè si deve fare. Questo mi è piaciuto molto. Nonostante siamo liberi di lasciarci andare alla lista del "cose da fare prima di morire", preferiamo sottostare alla routine classica.
In definitiva, Cercasi amore per la fine del mondo, è un film che finisce accalappiare molti per il tema stra abusato, ma che stringi stringi non è molto diverso da tanti suoi simili. Incapace di andare un pò oltre le righe, e il soggetto lo richiederebbe eccome, rimane troppo garbato, troppo mogio e si perde lo spettatore per strada. Meglio così che la solita sboccata commediaccia di esagerazioni, ma esagera nell'opposto. Keira Knightley prova a essere divertente ma nel film sbagliato, Carell fa il suo solito personaggio in cui manco più lui ci crede. Se mai uscirà, non vi dico di non vederlo, ma il noleggio è più consigliato.
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