Per fortuna c’è Hong Sang-soo. Al penultimo giorno di
proiezioni dei film in concorso a Locarno 68, veleggiava un certo malcontento per la qualità della
selezione di quest’anno. Film stanchi, personaggi in cerca di una fine, magari
della propria crisi personale, magari
della loro vita stessa, e in cerca di una rinascita, di una seconda
opportunità. E dal nulla di spunta il nuovo titolo del prolifico regista
coreano, re del film “a versioni”, nei quali i propri personaggi hanno
effettivamente la possibilità di riprovarci, anche più volte e a distanza di
poco tempo.
In Right Now, Wrong
Never (Jigeumeun matgo geuddaeneun teullida) ancora una volta protagonista è un regista, Ham
Cheon-soo (interpretato da Jae-yeong Jeong, vincitore del pardo per la migliore
interpretazione maschile), arrivato a Suwon per il festival locale dove deve
presentare un suo film e dialogare con il pubblico, con un giorno di anticipo
per errore. Mentre girovaga per il paesino per ammazzare il tempo incontra Yoon
Hee-jung, una pittrice giovane di cui si invaghisce. C’è solo un piccolo
problema, lui è sposato.
Il film è diviso in due parti, la prima dove il regista non
è onesto con la ragazza e mente fino a che non viene smascherato. Tutti i suoi
tentativi di farla cadere ai suoi piedi quindi finiscono per renderlo odioso e
la ragazza lo scaccia sentendosi tradita. Nella seconda invece è onesto fin
dall’inizio e il rapporto tra i due funziona molto meglio, nonostante non si
concretizzi nulla.
Finalmente un po’ di vitalità, di amore per la vita e per il
cinema. Un’opera semplice, girata in 3 settimane, costata due spiccioli, una
boccata d’aria fresca, una delle più belle pellicole del regista capace di
risvegliare l’intera kermesse. Si ride, perché è una gran commedia con due
grandissimi attori (gettonatissima per la vittoria anche lei, Kim Min-hee), ci
si commuove, davanti a un uomo patetico
come il signor Ham, indimenticabile in due scene topiche: quando ubriaco confida
tutto il suo amore per Yoon e le dona un anello trovato per strada e quando
improvvisa uno spogliarello goffissimo durante la festa privata al bar.
Il finale è qualcosa di meraviglioso, un mix di tristezza e
felicità, a cui non servono molte parole. Siamo in un cinema, e non uno a caso
ma di un festival, dove finisce l'amore mai consumato tra due persone e nasce
quello tra un regista e uno spettatore. L’immagine di Yoon, sulle poltroncine
del cinema, che sembra quasi arrampicarsi pur di raggiungere il suo regista,
con le mani che si muovono nervosamente, non potendolo abbracciare,
toccare, stringere, per poi uscire dal
cinema, da sola ma con un sorriso estasiato. Per il futuro, per quello che è
stato, per quello che ha vissuto in una nottata e per quello che ha vissuto
durante la proiezione del film. La stessa espressione che ho avuto io, uscendo
dalla sala.
Grazie Hong. Right Always, Wrong Never
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