domenica 10 novembre 2013

Machete Kills di Robert Rodriguez


Nelle sale dal 7 novembre

La versione di Intrinseco

Premetto subito che a me il primo Machete non era piaciuto per niente, prima di tutto perché mi aveva annoiato a morte, e poi perché sono tendenzialmente contrario all'idea del B-Movie a medio/alto budget. E qui forse è necessaria una precisazione: il progetto Grindhouse per quanto mi riguarda non rientra in questa categoria, perché in quel caso se i soldi c'erano erano mascherati molto bene, e guardando i due film (soprattutto Deathproof) si aveva davvero la sensazione di tornare indietro nel tempo in una sala puzzolente e malfrequentata. E comunque si trattava di un unicum, un esperimento divertente che avrebbe dovuto fermarsi lì (anche se, lo ammetto, la prospettiva di un lungometraggio su Werewolf Women of the SS è molto allettante) e invece no, come al solito bisogna battere il ferro finché è caldo, prima con gli spin-off e poi con i sequel dei sequel.
Tornando quindi a Machete Kills, il problema di fondo sono proprio i soldi. Sia chiaro, la maschera è sempre quella del filmaccio a bass(issim)o budget, ma è appunto una maschera, posticcia e troppo evidente, un finto povero sbandierato con tanta insistenza che diventa impossibile stare al gioco. Insomma l'illusione non funziona, anche perché tra un effettaccio e l'altro i soldi ci sono e si notano, spesi quasi tutti per pagare la sfilata di celebrità di spicco con cui arruffianarsi un pubblico più ampio possibile (tra i tanti Lady Gaga, Charlie Sheen aka Carlos Estevez, Mel Gibson, Amber Heard...). Ecco, Machete Kills è un film ruffiano, divertito forse, ma troppo costruito per un prodotto che dovrebbe essere libero e completamente anarchico. Persino Rodriguez se la canta e se la suona da solo, arrivando a citare i suoi stessi film un numero improbabile di volte.
Al netto di tutti questi problemi, per qualche strana ragione Machete Kills mi è piaciuto più del film precedente, o meglio, mi ha strappato qualche sorriso in più e mi ha annoiato un pelino meno. Forse la ragione è la storia, che rispetto a quella di Machete si prende ancora meno sul serio e cerca di andare oltre l'omaggio, comunque niente per cui gridare al miracolo e purtroppo manca l'unica battuta che avrei voluto sentire: "Machete don't do sequels."


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Opinione del Monco (ho voglia di cambiare nome).
Ma cosa si può dire di Machete Kills? Di un film volontariamente trash, in cui niente funziona come dovrebbe, tutto è sottosopra, c'è Danny Trejo protagonista, 24 ore durano diversi giorni e il finale e successivo capitolo viene rivelato in un trailer iniziale? Che è noioso e non genuinamente trash. Che Trejo ha abbondantemente rotto i coglioni, che Rodriguez la può anche smettere di fare filmettini e filmettacci e tornare a fare roba decente, che il trash e un budget milionario, un super regista con super cast etc… sono cose inconciliabili (i soldi rendono migliore tutto, persino il pattume, ma non è più pattume, è un'imitazione), che sta roba andrà bene una volta, massimo due, ma alla fine stanca. Non si può volutamente fare la TROMA, non funzionerà mai.
Non lo so, sarò vecchio dentro, sarò io noioso e non Machete, ma non riesco a divertirmi con queste scenette e questi personaggi costruiti a tavolino, seguendo le mode e privi di originalità nella loro stravaganza (oltre a citare se stesso, Rodriguez saccheggia tutto il mondo B e Z-movie). Non mi basta una sorcona che spara dalle poppe –già vista appunto- o Sheen/Estevez presidente guerrafondaio e playboy degli USA a strapparmi una risata. Mi serve qualcosa d'altro e soprattutto qualcosa di veramente brutto e fatto male, non un camuffamento.
L'ombrellone “film parodia/volutamente trash” è fin troppo largo e copre questo genere di film da troppe critiche –trama, dialoghi, attori, logica- ma non lo può salvare dall'appisolamento dello spettatore. Machete, hai rotto.

3 commenti:

  1. Beh, se diverte, perché farsi delle seghe mentali sui soldi investiti?

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    1. Perché non diverte, e non diverte anche perché ci sono dietro i soldi, con tutto quello che ne consegue. Ma mi pare di averlo già detto.

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  2. peccato, il primo mi era piaciuto. poi rodriguez che si autocita è triste. veramente triste.

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