mercoledì 18 luglio 2012

La leggenda di Bela Lugosi e Boris Karloff - Parte 3

Dopo la morte di Bela, Karloff dichiarò che il suo rivale aveva <<ottenuto in vita molto meno di quanto meritasse. Era un uomo timido, sensibile e molto talentuoso, ma commise un errore: non si prese mai la briga di limare il suo accento e imparare la nostra lingua.>>
Il suo modo di parlare non gli permise mai di ottenere ottimi ruoli da protagonista e il contratto da 3500 $ di cui sopra convinse le major che Lugosi fosse un affare a buon mercato, remunerandolo sempre a cifre ben inferiori dei suoi colleghi.
Il caso de Il Figlio di Frankenstein fu emblematico.
Dopo una serie di insuccessi e l'aver perso una fetta pari al 40% del mercato estero, la Universal decise di rispolverare i suoi classici e, nel 1939 avviò la produzione del 2° sequel della saga del mostro interpretato ancora una volta da Karloff e diretto da Rowland V. Lee al quale fu concesso un budget elevato. Fu offerto il ruolo del barone Von Frankestein a Peter Lorre, che rifiutò; la parte fu quindi offerta a Basil Rathbone al quale fu offerto un lauto compenso simile a quello di Karloff. 
A Lugosi, scritturato per il ruolo dell'assistente Igor, non andò altrettanto bene: i produttori infatti, conoscendo i problemi finanziari dell'attore Ungherese, gli offrirono inizialmente un misero contratto da 1000 $ a settimana, per poi ridurlo a 500 $ a settimana e organizzare le sue riprese in modo tale da farle rientrare tutte in una settimana!
Quando Karloff e Rowland lo vennero a sapere andarono su tutte le furie e il regista decise di riscrivere lo script in modo da rendere il personaggio di Igor centrale e dare carta bianca a Lugosi per la caratterizzazione. <<Che brutti figli di puttana! Gliela faccio vedere io a questi. Terrò Bela sul set dal primo all'ultimo giorno di lavorazione di questo film! Viene sottovalutato troppo dallo studio!>>
Lugosi disse che:<<Per il ruolo di Dracula non utilizzai un pesante make up, ma per Il Figlio di Frankestein... Dio fu grandioso! All'inizio la mia parte era piccolissima, ma poi il regista ogni giorno aggiunse elementi, fino a renderlo il ruolo più importante del film.>>
Risale al 1940 l'ultima collaborazione tra Bela e Boris con la Universal: Black Friday, diretto da Arthur Lubin, segnò un drastico calo dell'interesse del pubblico per il duo di star del cinema horror e fu un fiasco al botteghino. 
La sceneggiatura iniziale, che prevedeva Lugosi in un ruolo principale affianco al rivale, fu rimaneggiata da Curt Siodmak, che lo relegò a un ruolo minore dato che, a suo dire: <<Bela non era capace di uscire dal suo orticello. Era capace soltanto a dire Mee-Ster Dra-cula con quelle sue movenze Ungheresi.>>
La Universal, quando si rese conto che nel rimaneggiamento non c'era una singola scena in cui Lugosi e Karloff recitavano insieme, decise di inserire una scena di morte del personaggio di Bela che il regista più tardi definì: <<Una scena di morte orribile!>>
Negli anni 50, Richard Gordon, produttore, difese l'attore ungherese dall'onta subita da Siodmak, asserendo che Lugosi era uscito da “quell'orticello” quando Siodmak era ancora un bambino.
Lasciata la Universal, le carriere dei due attori presero strade diverse, e, mentre Karloff continuava a mietere successi, quella di Lugosi culminò nell'incontro con Ed Wood, il regista protagonista del film di Tim Burton. I bei tempi erano ormai andati, l'abuso di farmaci scandiva le giornate e quelli di Wood erano filmacci a basso budget. Un nostalgico Bela dichiarava a un giornalista: << Un tempo ero padrone del mio destino professionale, interpretavo ruoli che spaziavano da Romeo ai classici di Ibsen e Rostand. Poi divenni il pupazzo Dracula... più di ogni agenzia di casting, a dettare il tipo di ruolo che potevo interpretare fu l'ombra della figura di Dracula... non credo che esista al mondo un altro ruolo che abbia condizionato così pesantemente la carriera di un attore...>>.
La moglie di Bela riferì che una notte del 1955, l'attore si svegliò e insistette che al piano di sotto, nel soggiorno, ci fosse l'amico Boris e che dovesse prepararsi perchè non aveva intenzione di incontrarlo in camicia da notte.
Bela Lugosi morì il 16 agosto del 1956 a 73 anni.
Karloff invece continuò a lavorare al cinema, in TV e alla radio in maniera costante fin quando la salute glielo permise. Morì ad 81 anni il 2 febbraio 1969.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, confesso che terminato l'articolo mi sia scesa sulla guancia una lacrimuccia, la trovo estremamente malinconica e affascinante. E' la storia di due personalità tra le più importanti della storia del cinema, è una storia di amicizia e di sana rivalità, è la storia della fondazione del genere Horror e della definizione delle sue forme. C'è tanto dentro, c'è tutto.
Nonostante Bela negli ultimi anni avesse sviluppato un'amarezza per i successi dell'amico, mi piace pensare, e i fatti lo dimostrano, che non fosse mai venuto meno il rispetto reciproco. 
Vi lascio con una simpatica sfida a scacchi. :)

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