Nelle sale italiane dal 25 luglio.
A voler essere davvero cattivi e brevi, il commento che esce subito fuori di bocca a fine film potrebbe essere tipo: la solita romanticheria con Rachel McAdams che è la bella, eclettica, intelligente e difficile ragazza da conquistare e il divo teen di turno che fa di tutto per farci sentire brutti e poco romantici, noi uomini, e che alla fine la conquista al fotofinish. Per Diana, persino le locandine si assomigliano in questi film, guardare per credere.
Però sono bravo e per dovere di informazione e devozione a Rachel McAdams, scriverò qualche impressione aggiuntiva. Chicago, fuori dal comune, due sorprendentemente bellissimi giovani si incontrano per caso. Lui le chiede di uscire, lei accetta e bam, dopo un breve montaggio della loro relazione, quattro anni dopo sono felicemente sposati (con un matrimonio dentro un museo con i voti scritti sui menu del loro ristorante preferito). L'idillio finisce una sera, dopo un cinema, quando la loro macchina viene travolta da un camion e accartocciata contro un palo. Lui, Leo, sta bene, ma Paige ha riportato danni gravi alla testa e soprattutto al cervello.
Dopo un periodo in coma, ritorna in sè e purtroppo non ricorda più nulla della loro relazione. La sua memoria si è fermata a circa cinque anni prima, quando era ancora una ragazzina e viveva coi genitori, era fidanzata con un certo Jeremy e invece di essere un'artista rinomata, stava iniziando gli studi, sotto spinta del padre, per diventare avvocata. Leo per lei non è quindi nessuno e nonostante le provi che è suo marito, non vuole più stare con lui, ne ha quasi paura e preferisce tornare a casa dalla sua famiglia. Riuscirà il nostro energumeno a ricordarle il loro amore?
Letta così sembra più una commedia divertente, tipo Quel pazzo venerdì, o simile, piuttosto che un dramma sentimentale uscito (sembra ma non è così) dalla penna di Nicholas Sparks. Ed invece, passato un primo stage dove lei torna davvero una stupida adolescente con tanto di amiche urlanti e cotta per l'ex fidanzatino, il tono si fa un pò più serio e ne siamo felici.
Niente di nuovo, amore e amnesia vanno spesso a braccetto al cinema (a tal proposito mi viene subito in mente Un amore tutto suo con Sandra Bullock) e le similitudini con altri film sono molteplici, come dicevo in apertura, ma durante la visione mi è venuto un paragone flash con una pellicola recente, ben riuscita, che si presta perfettamente per una disamina di questa.
In Un amore all'improvviso, Erica Bana ha il dono incontrollabile/sventura di viaggiare nel tempo. Un giorno incontra sua moglie, Rachel McAdams (no!?), ancora bambina. All'inizio non vuole dirle chi è, per paura che possa condizionarla, ma dato che quel futuro già esiste, si rivela. Lei cresce con la convinzione che le cose andranno così, quello sarà il suo uomo, fine, non importa cosa accadrà, perchè sa che tutto quello avverrà. Ecco qui, a parte lei che in entrambi i film è un artista che lavora tutto il giorno nello studio attiguo casa, le cose sono totalmente inverstite. Leo fa una sorta di viaggio nel tempo in un mondo dove lei è intrappolata mentalmente per poterla, di nuovo, fare innamorare di sè. Mentre nell'altro film era un compito assai semplice, questa volta è complicatissimo. Lei sa che si tratta di suo marito e che lo amava, ma sta parlando di un altra Paige, che è esistita ma al contempo non è ancora "nata", lei è quella ragazza anni prima. Un tipo di ragazza che non si metterebbe mai con Leo, perchè troppo diversi, provenienti da ambienti molto differenti. Questa Paige è ancora succube del padre e legata agli ambienti ricchi dove è cresciuta, deve ancora compiere tutte quelle esperienze che la cambieranno.
Insomma da artista con la testa sulle nuvole, diventa una fighettina con tailleur e tinta bionda più interessata ai soldi e ai beni materiali piuttosto che alla salvaguardia degli animali (diventa pure vegetariana) o alla naturalezza e la bellezza interiore delle persone.
A complicare le cose ci si metterà quindi anche la famiglia che ha una seconda possibilità di manovrare la propria figlia e non permetterle di buttare ancora una volta via gli studi di legge per andare a fare sculture con il polistirolo o altri materiali simili. Perciò faranno di tutto per allontanarla da lui e magari proporgli di divorziare.
Se è giusto lamentarsi per l'infinità di capitoli dedicati ai super eroi (genere maschilista) è giusto quanto meno sbuffare per l'ennesimo rom-com o dramedy, come volete chiamarlo, di questo genere. Storie d'amore che vivono di dramma e film con medesima struttura, in cui è impossibile non azzeccare il finale. Sucsy è abile dietro la macchina da presa, aiutato da una meravigliosa Chicago e ha imparato molto bene la lezione dai precedenti esempi. Un finale forse affrettato (guai superari sti 95-100 minuti) e carico di retorica, gli abbassano un pochettino il voto.
Se è giusto lamentarsi per l'infinità di capitoli dedicati ai super eroi (genere maschilista) è giusto quanto meno sbuffare per l'ennesimo rom-com o dramedy, come volete chiamarlo, di questo genere. Storie d'amore che vivono di dramma e film con medesima struttura, in cui è impossibile non azzeccare il finale. Sucsy è abile dietro la macchina da presa, aiutato da una meravigliosa Chicago e ha imparato molto bene la lezione dai precedenti esempi. Un finale forse affrettato (guai superari sti 95-100 minuti) e carico di retorica, gli abbassano un pochettino il voto.
Compito ingrato quindi per il buon Channing Tatum, qui scultoreo (e chiappe al vento per le sue fans), sia fisicamente che espressivamente, e a tratti gorillesco, ormai sempre più affermato come co protagonista di questo genere di film con questo target di pubblico. Niente male per uno che era nato come modello di intimo e aveva continuato con il riprovevole Step Up. Però ecco, avendolo visto e bene in 21 Jump Street, sappiamo che doti recitative ha, che le sfrutti.
Mentre Rachel McAdmas è una brava attrice, lo sappiamo, anche se quesit ruoli, troppi!, li fa ormai con il pilota automatico. E' il solito medesimo ruolo. Potrebbero usare scarti degli altri suoi film e lei potrebbe evitarsi la produzione e le riprese e magari concentrarsi su qualcosa di meglio. Nel cast anche i redivivi Sam Neill e Jessica Lange (già diretta dal regista in Grey gardens).
In definitva o questo o un altro film della serie non cambiano molto. Leggetevi il retro del DVD o una breve sinossi e scegliete quello che per singole, piccole modifiche vi aggrada di più. In fondo, seppur simili sono sempre, seppur costruiti con un obbiettivo preciso, guardabili e vi faranno passare un oretta e mezza con la vostra fidanzata in maniera piacevole. Se invece siete soli, bà, prendete nota come si fa a essere dei romanticoni e commuovetevi un pò.
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