Nelle sale dal 31 ottobre
(Per ora è presente in pochissime sale, ma stando a quanto dice il distributore nelle prossime settimane il numero dovrebbe aumentare.)
Anche se il regista
dichiara di averci pensato già qualche anno prima, guardando
Blancanieves la mente torna inevitabilmente a The Artist di Michel
Hazanavicius. E una qualche influenza deve esserci sicuramente stata,
anche solo la spinta a cavalcare l'onda e a realizzare una vecchia
idea conservata nel cassetto. Blancanieves di Pablo Berger,
co-produzione belga-franco-spagnola (e chi li ferma gli spagnoli ?),
è un libero adattamento dell'omonima favola dei fratelli Grimm, ma
soprattutto, è un film muto in bianco e nero.
Durante una delle sue
esibizioni, il celeberrimo torero Antonio Villalta si fa distrarre da
un fotografo e finisce incornato. Tra gli spettatori c'è sua moglie,
che dopo aver assistito alla scena inizia ad avere le doglie. Lui
sopravvive ma rimane paralizzato dalla testa in giù, lei muore dando
alla luce Carmen. Distrutto dal dolore, Antonio rifiuta di vedere la
bambina e qualche mese dopo sposa l'infermiera Encarna (Maribel
Verdù, c'è una leggera somiglianza con Berenice Bejo), che per la
piccola Carmen si rivelerà una matrigna perfida e spietata.