lunedì 4 marzo 2013

Filmbuster(d)s - Episodio #24


Nonostante la notte degli Oscar abbia tentato di ucciderci a colpi di noia, con un leggero (solo quasi 3 settimane) ritardo, ecco a voi il ventiquattresimo episodio del podcast di cinema che non vota PDL.

Nel 24° episodio di Filmbuster(d)s:

[00:04:00]Re della terra selvaggia
[00:30:30]Warm Bodies
[00:40:40]A good day to Die Hard
[01:00:40]Zero dark thirty








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3 commenti:

  1. Niente da aggiungere per Zero Dark Thirty e apprezzo la mano femminile nella direzione dei film: Bigelow e Ami Canaan Mann (Le paludi della morte) confermano che un'ottica differente ha il suo perché e non c'è bisogno di scadere nell'ovvio.

    Per Beasts ho riscontrato un'eccessiva severità di giudizio: arrivare addirittura a citare i Baci Perugina, bah, m'è sembrato sbrigativo. Ma son parecchi anni che non mangio i cioccolatini, ci sta che i motti si siano evoluti, nel frattempo.
    Del resto, se certe situazioni non catturano c'è poco da fare. Il critico de Il Giornale addirittura l'ha definito "snob".
    Io rimango dell'opinione che, malgrado certe palesi strizzatine d'occhio ai sentimenti e alle emozioni primordiali, come fiaba allegorica se la cavi in maniera egregia: almeno trasmette qualcosa di positivo senza sacrificare il cinema.

    Le altre due recensioni le ho ascoltate distrattamente: non ho intenzione di vedere né l'uno né l'altro.

    Grazie, comunque: a me fa piacere ascoltare le vostre impressioni^^

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  2. Ho finalmente visto "Re della terra selvaggia".

    Io partirei dai pro. Mi è piaciuto il modo in cui è stata resa la difficile interrelazione tra padre e figlia. La bambina recita bene, ma niente che ti fa gridare al miracolo. Stessa cosa per il padre.

    Andiamo con i contro. In alcuni tratti di questo film la voce fuori campo è totalmente inadeguata. Dice frasi scontate e che, almeno a me, non hanno affatto colpito. In alcuni tratti mi sembrava quasi un film di M.Night Shyamalan. Soprattutto nella scena finale dove lei si confronta con i cinghialotti giganti (non ricordo il nome) e la storia della favola di questi mostri che fanno vedere per tutto il film e che poi arrivano. Tipo "Lady in the water" avete presente?
    Il resto del cast? Poteva anche non esserci nessuno avrebbe notato la differenza.

    Insomma per un film candidato all'oscar mi aspettavo decisamente di più. Se il senso voleva essere quello di porre in risalto la difficile relazione tra un padre malato con una figlia che sta per rimanere sola al mondo, ok. Ma se voleva avere anche qualche altro significato, sinceramente, non l'ho proprio colto.

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  3. Date l'Oscar alla bimba. Poi non fatela recitare più.

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