giovedì 7 marzo 2013

Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi

Nelle sale da mo (7 marzo), siamo in ritardo.
Chi vi scrive ha da sempre riservato un posticino speciale all'interno del proprio cuore per il capolavoro del 1939, Il mago di Oz. Visto, rivisto e stravisto, amato fin dalla prima volta, fatto spese folli (allego foto con cofanetto e tazza form NYC), primissima risposta alla domanda "se dovessi far vedere un film e uno solo a uno che non ha mai visto nulla nella sua vita, cosa gli faresti vedere?"(volete il podio? Il Monello e Koyaanisqatsi). Detto questo e considerato che: 1. i remake fanno sempre ca'a e 2. Sam Raimi è meglio quando fa le cose per conto suo e non per le major e i loro blockbuster 3. i produttori sono quelli dell'Alice di Burton, ecco avevo promesso a me stesso di non vedere mai e poi mai questo film. L'ho fatto, chiaramente, troppo curioso e troppo desideroso di bocciarlo. E invece.... no invece de che, lo boccio. Lassamo sta i capolavori del cinema! Eterno riposo dona loro o....o ...bo, lasciateli stare. 
Che poi stringi stringi, sto Grande e Potente Oz non è proprio emetico (volevo mettere carta per il culo ma emetico fa figo) ha dei pro e ha molti difetti, adesso li vediamo insieme, ma prima un pò di storia, che è sempre importante. Oz, o meglio Oscar Diggs e un mezzo kilo di altri nomi, detto Oz, è un prestigiatore per un circo itinerante nella zona del Kansas. Essenzialmente è un truffatore, un bastardello, un tombeur de femmes, un furbetto e chi più ne ha più ne metta. Tratta male l'unico amico che ha, ruba la donna altrui, ma l'unica femmina che lui ama non la può avere, perchè già promessa sposa. Capito no? E' uno stronzo, ma dobbiamo compatirlo. Mentre scappa da un marito furente, un tornado investe il circo e lui vola via a bordo di una mongolfiera. Si ritrova non si sa come in un a terra magica che sembra uscita da Alice nelle meraviglie il terrificante film 2010. Qui incontra Theodora che gli racconta della profezia locale, arriverà un mago che salverà la loro terra da una terribile strega. Anche Theodora è una strega, idem sua sorella, buona, e pure l'altra sorella, cattiva. Il furbo Oz finge, o forse è davvero, di essere il mago della profezia e fiutato un compenso enorme e scintillante, decide di partire alla volte delle lande desolate dove vive la strega cattiva e ucciderla, tanto che sarà mai. Colpi di scena e simpatici amici compongono il resto delle 2 ore e passa.
Parto dai pro. L'inizio è promettente (ed insieme al finale è l'unica cosa davvero buona), quasi originale se non fosse identico all'inizio della versione 1939. Un film in 3D che parte in bianco e nero e con schermo a 4:3, suscitando l'ira del pubblico più stupido ("O ma! Se rotta la proieziona! Quadro! Chiama il tecnico" o per dirla à la Vincenzo Monti "no ma che è sta rob, in bianc e nero, non è cosa, no schifo!"), e che vede poi lo schermo aprirsi e colorarsi. E' un bell'omaggio all'originale e al cinema retro in generale. Omaggio che finisce li perchè poi iniziano due ore di noia, ma ne parlerò dopo.
Rimanendo tra le cose pro, sorprende in positivo la CGI utilizzata per ricreare il mondo fantastico. Sorprende perchè la parte "aliciosa" dura relativamente poco, gusto quando Oz arriva e finisce in un laghetto con delle creaturine mordaci. Per fortuna quelle piante, quei paesaggi strafinti (e vabbè) e stracolorati, lasciano il posto a dei paesaggi altrettanti finti e colorati ma più in linea con la storia originale. La città di smeraldo, la valle dei papaveri, sono stati ricreati bene (e ampliati a dismisura) e l'occhio è pienamente appagato. Niente di eclatante per un film che punta tutto sul visivo, tuttavia.
Molto positivo anche il finale, spettacolare e emozionante, un bel messaggio d'ammore per il cinema e l'illusione del cinema, scritta da gente che non sa bene cosa sia il cinema ma tant'è. Qui c'è l'apice di qualità del film, visiva e di emozioni, solo che per arrivare a questo finale bisogna passare attraverso...
Due ore di noia! Ma io mi chiedo, questi film son fatti per i bambini no? E perchè fai delle pellicole di durata ardua persino per l'adulto più scafato e sveglio? Ma mettiamo che proprio sotto i 120 minuti non ci stai, bè avrai mille cose da dire, un ritmo sostenuto, insomma non t'abbiocchi. No, con Oz si guarda l'orologio mille volte, si cerca la distrazione facile, si divaga. E io c'ho 25 anni, e un bambino di 8-10 che fa? Mah...
Poi perchè ste storie-film pseudo fantasy devono sempre finire con uno scontro epico. Non dico che nelle opere originarie non ci sia, ma Hollywood tende a montare e ingigantire un epicità non richiesta. Alice e il drago (o chimichanga che era), qui Oz al comando di un battaglione di rincoglioniti. Ma è veramente necessario? Nell'originale Dorothy schizzava un pò d'acqua e la risolveva. Il punto era altro, era quel finale. 
E insomma i contro è solo questo? Eh dici poco, mandi in vacca il buon inizio e fai arrancare lo spettatore fino alla fine. Per non parlare dell'umorismo facile e infantile (si lo so è per bambini, che ce voi fà?) o dei personaggi pesantemente influenzati da quel maledetto gattaccio con gli stivali che ha ucciso una generazione. Hai tirato su una storia interessante dove al posto del leone (citato), lo spaventapasseri e l'uomo di latta hai inserito una scimmia e una bambola di ceramica e li caratterizzi così male, come fossero dei dolciotti buoni a nulla? Ripeto e poi basta, ma vai a vedere l'originale. Era più grezzo, superficiale, ma era decisamente migliore.
Infine due righe su Raimi. Sam, c'hai rotto le palle con 3 Spiderman, ma ne sei uscito con Drag me to hell (top 10 best horror 2000-10) anche questa volta dopo sta robetta ci proporrai qualcosa di bello? Fammi sapere. PS: che poi nel film di scene raimiane non ce ne sono poi tante. Qualche spaventone tipico suo, Bruce Campbell in un mini cameo e poco altro. Certo immagino che in quel bel finale ci sia molto di suo ma se dico che poteva girarlo chiunque sto Grande e Potente Oz, non esagero.
In definitiva un filmettino non brutto quanto poteva sembrare, purtroppo riesce ad annoiare pesantemente e a non convincere ne i nuovi spettatori ne i fan dell'originale. Per fortuna è quasi impossibile fare dei seguiti, ma mai dire mai. Telegrafico sugli attori: recitano.

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