venerdì 31 gennaio 2014

I Segreti di Osage County di John Wells

In sala dal 30 gennaio.

"Mangia il pesce stronza!"
Che il grande week-end del cinema made in sud degli Stati Uniti abbia inizio! Da una parte il Texas di Dallas Buyers Club e dall'altra l'Oklahoma di I Segreti di Osage County. E' uno di quei bei momenti in cui immergersi in un America diversa, con tanti accenti particolari (è, direi, obbligatorio in questi casi vedere i film in lingua originale), molti weirdos, un rapporto con il sesso molto particolare, case nella prateria o in desolate, iper estese, roventi, desertiche distese di nulla con un piccolo paesino ogni tanto.
Tracy Letts (Oklahoma born and raised) lo avevamo conosciuto proprio con una storia ambientata in questi posti, più precisamente nel Texas di Killer Joe e Bug (entrambi diretti dal mitico, Dio l'abbia in gloria, William Friedkin) e ce ne eravamo subito innamorati. Letts è prima che sceneggiatore per il cinema, un ottimo romanziere, un grandissimo attore di teatro ma soprattutto un drammaturgo di enorme livello, vincitore di un premio Pulitzer e di un Tony Award proprio per August: Osage County. Non credo gli servissero altre prove per certificare la sua bravura anche nel cinema, forse, l'ultimissima era portare questa sua grandiosa piece dal teatro al grande schermo. Una prima volta per lui -e senza i suoi attori originali. Lasciatevelo dire, prova superata in pieno, anche senza un signore come Friedkin dietro la cinepresa (Wells è principalmente un regista di serie tv).

martedì 28 gennaio 2014

Filmbuster(d)s - Stagione 2 - Episodio 13

Visto che l'ultimo film di Scorsese dura quanto una puntata media del podcast, abbiamo deciso di dedicare questa chiacchierata solamente a lui.
Qualche news, la posta del cuore e poi ci buttiamo subito sul colossale The Wolf of Wall Street.

AVVISO: Nell'ultima parte si è verificato un problema di connessione, durante il discorso del Monco l'audio salta un po', ma la cosa dura poco.

Buon ascolto!

[00:00:35] L'angolo del tripudio
[00:13:45] La posta del cuore
[00:28:52] Scorsese
[00:54:45] The Wolf of Wall Street



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domenica 26 gennaio 2014

The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese

In sala dal 23 gennaio.

"Vendimi questa penna / Sell me this pen"

Lo confesso, da piccolo il mio sogno era quello di fare il broker. Altro che pompiere, veterinario o gelataio, io volevo lavorare in borsa. I motivi erano semplici: la borsa -anzi, il Nasdaq, ero già preciso- erano a New York, avrei quindi avuto una bella casetta vicino Wall Street, e sarei stato impaccato di soldi. No non sono ebreo di origini -che cosa brutta da dire nella settimana della memoria- ma ho sempre adorato i soldi, senza mai averli, purtroppo. Quante cose avrei potuto avere: giochi, macchine, case, viaggi, per le donne era forse ancora un po' presto, almeno da quel punto di vista. Si, probabilmente avevo visto troppo volte Una poltrona per due e Ricki e Barabba. Immaginavo la vita del broker come quella del classico yuppie rampante, con la barca da 70 piedi posteggiata nel molo, i vestiti elegantissimi (ma non disdegnavo neanche quelle coloratissime dei contrattatori), le partite a golf, un mondo di divertimenti ed eccessi. Poi sono cresciuto e ho fatto il percorso inverso di qualsiasi bambino, ho trovato che quel mondo fosse noiosissimo. I numeri, i conti, stare attento ad ottenere in anteprima le informazioni sui raccolti di arance (diamine Poltrona per due!), gli studi da ragioniere. Noia, era troppo persino per quel mondo pieno di lustrini, rolex d'oro e verdoni di grosso taglio.
Indagando meglio scoprii che i veri broker erano noiosi e si divertivano poco ed erano sempre impomatati, non più giovani, sempre in ipertensione, con il rischio di essere accusati di frode o di chissà quale altra magagna finanziaria in ogni momento. Forse non ero cambiato solamente io, era cambiato anche quel mondo, erano finiti gli anni 80, stava arrivando una crisi economica globale che avrebbe investito tutto e tutti.

giovedì 23 gennaio 2014

That 70's Show: #3 JR & Jesus

Hey, won't you come on with me from Jerusalem
And walking to Emmaus on that dusty road?
The travelling gets harder and with each rebuff
Some turn back because they've had enough
But Jesus told you it was gonna be rough
To walk upon His Gospel Road

Gli anni 70 sono inevitabilmente figli degli anni 60, è una banalità ma è anche come tutte le banalità, la verità. E ancora più che degli anni 60 sono figli di quella incredibile e dirompente rivoluziona culturale-sessuale-sociale che fu il mitico 1968. Una volta rotti gli argini, non c'è ritorno. 
Fu un decennio di grande libertà, di rivendicazioni sociali, gli anni del culmine e della conclusione del conflitto in Vietnam, prima ed unica grande sconfitta degli USA, del femminismo, del punk e della disco music, delle droghe sempre più in voga, sempre più "sdoganate". Ma oltre a questo c'era anche dell'altro.
L'America non è New York (e la costa atlantica) e Los Angeles (e la costa pacifica), l'America è quella landa desolata e bigotta che sta tra queste due grandi città, per citare Ned Flanders. No l'America in realtà è l'unione di queste due anime, e per una volta, andremo proprio in quella landa a scoprire gli anni 70, diversissimi, di una persona che aveva toccato il fondo, che aveva vissuto ai limiti prima che tutti gli altri ci arrivassero e che ha visto la luce quando tutti si allontanavano da essa.
When Johnny Cash found Jesus.

martedì 21 gennaio 2014

Filmbuster(d)s - Stagione 2 - Episodio 12

Rieccoci!
Apriamo con un'occhiata ai vincitori dei Golden Globe e alle nomination degli Oscar 2014. Dopodiché, come annunciato, riveliamo i vincitori dei prestigiosissimi Filmbuster(d)s Awards.
E infine chiudiamo con una bella chiacchierata su due film in sala: il remake di Carrie (che verrà adeguatamente massacrato) e C'era una volta a New York.

Buon ascolto!

[00:00:43] L'angolo del tripudio
[00:14:17] La posta del cuore
[00:30:00] Oscar e Golden Globe
[00:44:18] Vincitori dei Filmbuster(d)s Awards
[00:57:14] Lo sguardo di Satana - Carrie
[01:17:35] C'era una volta a New York




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domenica 19 gennaio 2014

C'era una volta a New York di James Gray

Nelle sale dal 16 gennaio

Con gli orrori della guerra alle spalle, a pochi passi dal Paese delle opportunità, due sorelle polacche attendono in fila ad Ellis Island. La tosse di Magda, la più giovane delle due, attira l'attenzione di una guardia, e la ragazza viene ricoverata urgentemente in attesa del rimpatrio. Ewa (Marion Cotillard) rimane sola. Etichettata come "donna di scarsa moralità" per un fatto oscuro avvenuto sulla nave, anche lei si vede rifiutare il visto d'ingresso, ma in suo soccorso arriva l'affascinate Bruno (Joaquin Phoenix), un trafficone ebreo che si innamora di lei e la spinge alla prostituzione per comprare la libertà di Magda.
Anche se desta le solite inevitabili perplessità, il titolo italiano una volta tanto non suona del tutto accidentale: "C'era una volta...", il classico incipit delle grandi storie, quasi certamente un riferimento all'altrettanto classico C'era una volta in America di Sergio Leone. Per certi versi il (sotto)titolo perfetto, perché quello di Gray, e in particolare quello di The Immigrant, è un cinema sospeso nel tempo, profondamente e meravigliosamente neoclassico, di quel neoclassicismo di cui Paul Thomas Anderson è senza dubbio l'esponente più grande.

mercoledì 15 gennaio 2014

Lo sguardo di Satana - Carrie di Kimberly Peirce

Nelle sale dal 16 gennaio

-We're all sorry about this incident, Cassie.
-It's Carrie!

Ormai è quasi un appuntamento fisso, almeno un paio di volte all'anno mi ritrovo a dover parlare di qualche remake, preferibilmente di un classico dell'horror. Remake che nella stragrande maggioranza dei casi, se non sempre, si confermano degli sterili tentativi di rivendere la stessa storia a una nuova generazione (ma anche agli appassionati come il sottoscritto, che prima gridano la loro indignazione sul web e poi puntualmente ci ricascano, per una strana e inguaribile forma di masochismo). L'unica cosa peggiore di doverli vedere è doverne parlare, forse perché dopo tanti anni e tante visioni si esauriscono i giri di parole, le battutacce e le iperboli, forse perché sono film così poveri di idee che finiscono per prosciugare anche la creatività di chi li guarda. Fatto sta che ci risiamo, ma prendiamola alla larga:

martedì 14 gennaio 2014

Speciale Oscar: la guida definitiva per la nottata 2014

O.S.C.A.R. (acronimo di Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati), fu un'organizzazione dedita all'espatrio in Svizzera di ex prigionieri.

A grande richiesta (di una persona) ecco la nuova guida definitiva per la serata degli Oscar. Ma come, non era definitiva quella dell'anno scorso? Si, ma è come per le collector's edition dei DVD, avete presente? "Ecco l'edizione definitiva, non dovrete più comprare altro perchè questa è proprio l'ultimissima, quella con tutto tutto e per la quale vale la pena spender 20 euro!". Poi dopo due mesi ne esce una nuova con 2 minuti di extra in più e rende quella da noi appena comprata, vetusta e quasi inutile. 
Divagazioni a parte, giovedì 16 sono state annunciate le nomination per gli Oscar 2014 ed i vincitori verranno proclamati in una cerimonia 'sobria' di 6 ore in data 2 marzo. Aspettandoci Sorrentino strafatto di cocaina che ritira il premio al ritmo di "Deng iu ollivud, aim so abbi tu bi hir", American Hustle che sbancherà facendo storcere il naso a molti e Leonardo Di Caprio che ancora una volta tornerà a casa a mani vuote (si consolerà con la solita super top model nel letto, poraccio) cerchiamo di arrivare preparati all'evento, magari con qualche bella chicca da sbandierare in faccia al proprio collega d'ufficio o al nonno che crede di saperla lunga e non vede un film dal 1938.
Anche quest'anno, andrò in ordine in base alle lettere dell'alfabeto (chi me l'ha fatto fare?).


0-9: 12 anni schiavo è solo il terzo film in tutta la storia degli Oscar a essere candidato come miglior film dell'anno e a iniziare per numero. Gli altri due? Nel 1934 42th street (Quarantaduesima strada) e nel 2011 127 ore. Se dovesse vincere, bissando così il successo ai Golden Globes, diventerebbe il primissimo film della lista in ordine alfabetico dei vincitori degli Oscar. Ovviamente ci sono stati molti altri film con numeri nel titolo,  Apollo 13, Twelve o'clock high (Cielo di fuoco), District 9,  Miracolo sulla 34esima strada etc... ma nessuno ha vinto.

lunedì 13 gennaio 2014

Jackass Presents: Bad Grandpa di Jeff Tremaine

Esiste un titolo italiano, Nonno cattivo, perciò non disperiamo per un eventuale uscita italiana.

-Ask me what the secret of comedy is.
-What is...
-Timing! Get it?

Ahhhh... ok. Per una volta staccate il vostro senso critico, lasciate perdere giudizi seri e professionali e fatevi due risate scorrette. Jackass è tornato e io ogni volta torno un po' quell'adolescente cretino che si diverte con i programmi trash di MTv (da Beavis and Butthead a Jersey Shore -non parlatemi dei cloni per favore-, da MTv Cribs a Ginnaste Vite Parallele).
Sono cresciuto, anche se mi rendo conto che è il termine meno adatto, con la serie di Jackass. Ho comprato i cofanetti, sono andato al cinema, come tutti i veri fans, li ho imitati e mi sono fatto male. Non me ne vergogno, chissenefrega.
Aspettavo quindi questo film con molta ansia e trepidazione, soprattutto perchè sarebbe stato qualcosa di nuovo, di differente. E non sono rimasto deluso. Affatto.

La coppia Tremaine-Knoxville, al loro 4 lungometraggio questa volta punta in alto e si cimenta in una bella sfida; trasformare quello che fino ad oggi ha funzionato al 100% e che ha portato milioni di fans, in qualcosa di diverso, migliore forse, ma inevitabilmente diverso, incorrendo così molto probabilmente nell'ostracismo e l diffidenza dei sostenitori storici.

domenica 12 gennaio 2014

Il Capitale Umano di Paolo Virzì

Nelle sale dal 9 gennaio

La versione di Intrinseco
Abbandonati i porti sicuri della commedia italiana, Paolo Virzì tenta il colpaccio con una storia dai toni cupi e dal respiro internazionale: Il Capitale Umano, è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen Amidon, un dramma bifamiliare con qualche elemento thriller ambientato (non a caso) in Connecticut e che Virzì sposta (non a caso) in una più riconoscibile Brianza.
Non a caso perché Il Capitale Umano è una storia di medio-alta borghesia, di speculatori senza scrupoli e delle vittime delle loro speculazioni, lo spaccato di una crisi (economica e morale) dal punto di vista di due famiglie altrettanto disfunzionali. Da un lato ci sono i Bernaschi: lui industriale spietato, lei moglie oggetto (Fabrizio Gifuni e Valeria Bruni Tedeschi) e in mezzo un figlio viziato ma un po' ribelle, dall'altro c'è la famiglia di Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio) un agente immobiliare tontolone quanto (pericolosamente) ambizioso. Virzì, Bruni e Piccolo, e forse l'autore del romanzo prima di loro, decidono di sbirciare dietro queste due facciate nel modo più ovvio e diretto possibile: una struttura ad episodi che racconta un arco narrativo di sei mesi attraverso lo sguardo di personaggi diversi, tutti in qualche modo legati ad un evento chiave che serve da fulcro all'intera storia. La scelta si rivela vincente e il ritmo del film ne guadagna sensibilmente nella prima parte, un po' meno nella seconda, dove la prevedibilità di alcuni risvolti tende ad allentare leggermente la tensione, che comunque si fa palpabile in più di un'occasione grazie a quelle incursioni nel thriller a cui accennavo all'inizio.

giovedì 9 gennaio 2014

Filmbuster(d)s - Stagione 2 - Episodio 11

Anno nuovo, puntata nuova, e finalmente è tempo di classifiche.
Dopo che chiunque sulla rete ha stilato una lista dei migliori film dell'anno, potevamo noi esimerci dal dire la nostra? Potevamo ? Eh ? EH ?
Giammai! E allora tiriamo le somme su questa memorabile annata cinematografica. Tante categorie, tanti film e naturalmente le nostre personalissime classifiche dei migliori e peggiori film dell'anno.
Ma non finisce qui! Perché dopo la puntata sarete voi, pubblico da casa, a votare i vostri favoriti nel sondaggione del secolo, i Filmbuster(d)s Award!

Perciò dite alla vostra mamma o al vostro papà "Scaricami l'ultima puntata di Filmbuster(d)s o va all'inferno!"

[00:00:27] L'angolo del tripudio
[00:11:47] La posta del cuore
Film in sala:
[00:27:45] The Butler
[00:31:18] American Hustle
Le classifiche:
[00:41:20] Due parole sull'anno appena concluso
[00:59:05] Miglior film d'animazione
[01:08:55] Miglior blockbuster 
[01:21:55] Miglior colonna sonora 
[01:30:00] Miglior fotografia 
[01:38:05] Miglior sceneggiatura 
[01:47:25] Miglior attore

[01:57:25] Migliore attrice 
[02:06:05] Miglior regista
[02:14:50] Peggior film dell'anno
[02:21:15] Miglior film dell'anno

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mercoledì 8 gennaio 2014

Filmbusterds Awards! Vote or die - 2013


Ciao ciao 2013. Benvenuto 2014. Mentre stiamo già assaporando qualche perla del nuovo anno, facciamo un piccolo passo indietro. Qual'è stato il miglior film dell'anno appena passato? Quale il peggiore? Quale il migliore blockbuster? Chi i migliori interpreti, registi e sceneggiatori? 
Noi abbiamo deciso i nominati per ogni categoria, voi i vincitori. Let's go!
Per un approfondimento delle categorie (perchè abbiamo messo X e perchè non abbiamo messo Y, perchè questo e perchè quello)  l'ascolto della Puntata numero 11 (http://filmbusterds.blogspot.it/2014/01/filmbusterds-stagione-2-episodio-11.html) registrata l'8 gennaio, è propedeutico e obbligatorio, come una sbirciata al nostro Dizionarione.
Sarebbe molto gradito un commento o una discussione qua sotto, nello spazio Commenti. Grazie.

Breve Regolamento.
-Il sondaggio non richiede iscrizione, è del tutto anonimo, ma sarebbe gradito un Mi piace alla pagina http://www.facebook.com/Filmbusterds o un follow su Twitter https://twitter.com/Filmbusterds.
-Potete votare un elemento per ogni categoria, non più di uno. 
-Potete votare tutte le volte che vorrete, da qui alla chiusura del sondaggio. Anche più volte consecutivamente, basta aggiornare la pagina.  
-Potete votare anche solo una parte delle categorie, non tutte. Se non avete visto alcuni film o siete indecisi, potete saltare. Ma su dai, votate anche per simpatia.
-I film in questione sono tutti usciti nelle sale italiane nel 2013, salvo rari casi, tuttavia di facile reperimento. 
-Durata del sondaggio:  fino al 21 gennaio.
-I risultati verranno annunciati nella prossima puntata, la numero 12.

SONDAGGIO CHIUSO
I vincitori in grassetto

domenica 5 gennaio 2014

Speciale 2013 - Un anno con Filmbuster(d)s

Avete stilato le vostre top 10, top 5 o top 3? Ancora no? Non vi ricordate bene cosa è uscito e vi serve un ripasso? E noi cosa siamo qua a fare? Ecco per voi la prima edizione del "Dizionarione Filmbuster(d)s" ovvero il riassunto delle nostre recensioni in un unico volume con una grafica accattivante e un buon profumo.

Il perfetto regalo per ...ah no Natale è già passato. Bè il perfetto regalo per festeggiare le nostre 100 mila visite. Dite voi, è poco, diciamo noi, ehhhh si, però è qualcosa e le aspettavamo da tempo.
Il Dizionarione include tutte le recensioni dei film presenti qui sul blog, anche se non tutte sono complete -per esigenze di spazio abbiamo tagliato un po'-, per una lettura completa, vi rimandiamo al blog stesso dove le troverete complete. E non solo recensioni, ci sono anche speciali, uno sguardo al futuro e l'angolo dei morti (!). E c'è anche l'indice!

Mi raccomando, commentate, scaricate e fate girare. E ricordatevi che dal 7-8 gennaio attacchiamo con i Filmbuster(d)s Awards, dove noi stileremo i candidati a miglior film, miglior regista, migliori attori etc... ma poi VOI e solo voi deciderete i vincitori. 

Ecco il link per scaricare e sfogliare.

sabato 4 gennaio 2014

The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca di Lee Daniels

Nelle sale dal 2 gennaio.

La piaga del razzismo è una ferita aperta che probabilmente mai si richiuderà e di cui l'America -il paese più civilizzato ancora oggi- si vergogna e si vergognerà sempre. Non è bastato abolire la schiavitù, riconoscere i diritti civili, dare il diritto di voto, eleggere senatori e rappresentati fino addirittura al presidente dell'intera nazione per nascondere sotto il tappeto quella macchia enorme di cui tanti si sono sporcati. Ancora oggi il problema razziale in un grandissimo, per dimensioni in questo caso, paese come gli Stati Uniti, fatto e costruito da minoranze è all'ordine del giorno. E' una banalità forse, ma vi basta passare una vacanza in una grande città del nord o del sud degli Stati Uniti e scoprirete che per tutto il tempo siete stati serviti e riveriti da una minoranza razziale. Camerieri, addetti alla cassa, commessi, etc... 
Nella bianchissima America -che è soprattutto quella landa 'desolata' che va da New York a Los Angeles- la discriminazione razziale è ancora sotto gli occhi di tutti. Perciò, ogni tanto, salta fuori un film, che come una lavanderia a gettoni, smacchia la coscienza di tutti quanti. La cosa divertente è che questo tipo di film li danno sempre in mano a gente bianca. Per esempio di The Help, caso cinematografico del 2011, o 42, la storia di Jackie Robinson, o The Express o ancora The Blind Side. Se c'è una cosa wasp in USA, quella è Hollywood. Chiedere a Spike Lee.