Altra puntatona colossale!
Ci rattristiamo ricordando il compianto Philip Seymour Hoffman, torniamo allegri con lo specialone sui fratelli Coen e poi ci rattristiamo di nuovo parlando del loro ultimo splendido film: Inside Llewyn Davis. Per tirarci su il morale concludiamo con l'ottimo All is Lost di J.C. Chandor.
Buon ascolto!
[00:00:35] L'angolo del tripudio
[00:17:25] La posta del cuore
[00:32:15] Un ricordo di Philip Seymour Hoffman
[01:00:20] Speciale fratelli Coen
[01:41:15] A proposito di Davis
[02:27:25] All is Lost
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martedì 11 febbraio 2014
domenica 9 febbraio 2014
A proposito di Davis di Joel e Ethan Coen
Nelle sale dal 6 febbraio
Play me something from Inside Llewyn Davis
Molti mesi fa, di fronte alle prime immagini di Inside Llewyn Davis, poteva sorgere il sospetto che sotto la barba nerissima di Oscar Isaac si nascondesse l'ennesima incarnazione cinematografica di Bob Dylan. Oggi invece sappiamo che il protagonista è vagamente ispirato a Dave Van Ronk, figura chiave nella scena folk newyorkese all'inizio degli anni '60. Il pre Bob Dylan insomma, prima che il folk americano diventasse protagonista di una piccola rivoluzione culturale. Ma per i Coen il dato biografico è collaterale, e, nonostante le ovvie analogie, il loro musicista vagabondo è piuttosto lontano da entrambe le figure in questione.
Molti mesi fa, di fronte alle prime immagini di Inside Llewyn Davis, poteva sorgere il sospetto che sotto la barba nerissima di Oscar Isaac si nascondesse l'ennesima incarnazione cinematografica di Bob Dylan. Oggi invece sappiamo che il protagonista è vagamente ispirato a Dave Van Ronk, figura chiave nella scena folk newyorkese all'inizio degli anni '60. Il pre Bob Dylan insomma, prima che il folk americano diventasse protagonista di una piccola rivoluzione culturale. Ma per i Coen il dato biografico è collaterale, e, nonostante le ovvie analogie, il loro musicista vagabondo è piuttosto lontano da entrambe le figure in questione.
Llewyn Davis si muove nel Greenwich Village del 1961. Si muove letteralmente, da un appartamento all'altro, da un divano all'altro, sempre in fuga dai debiti, sempre alla ricerca di un pasto gratis o di un posto dove passare la notte. Dipende dagli altri perché non vuole lavorare, e non vuole lavorare perché esistere non gli basta. Unico superstite di un duo folk (e qui forse c'è dell'autobiografia. I Coen funzionerebbero separatamente ?), attraversa New York, e un pezzettino di America, alla ricerca della grande occasione, con la fedele chitarra in mano e un gatto sotto braccio.
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