Al cinema dal 9 ottobre.
Dopo anni e anni di serie a cartoni animati -Griffin e le meno note e meno riuscite American Dad e The Cleveland Show (oh shit...)-, Seth MacFarlane è passato nel 2012 alla regia di un lungometraggio in live action. Lo ha fatto forse nel momento migliore della sua carriera, ovvero quando il suo genio creativo e umoristico stava raschiando un barile già molto consumato. Le ultime stagioni dei Griffin sono inguardabili, insensati, non sono più divertenti e si trascinano per 22 minuti a volte senza neanche una vera conclusione. Poco importa che lui magari abbia delegato gran parte del lavoro ad altri autori, la firma sua c'è ancora.
Era più che necessario un cambio di rotta e di medium perchè no, per un comico dal grande talento e dalla innegabile costanza -=! qualità-. Così ha fatto Ted con Mark Wahlberg, summa della sua carriera, un orsacchiotto parlante, volgare, scurrile, ninfomane e strafatto. Umorismo un po' infantile, come livello non come sostanza, e un primo passo verso una nuova "maturità". In Ted è presente quella struttura che nei Griffin non era ormai più necessaria o prevista.