giovedì 6 febbraio 2014

All Is Lost: Tutto è perduto di J.C. Chandor

In sala dal 6 febbraio.

"FUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUCK!"
Robert Redford, un uomo solo al comando. Quasi 80 anni, e dimostrarli e fregarsene tra l'altro, si lancia in questo film in solitaria dove è un uomo, senza nome, che con la sua barchetta a vela ne passa di ogni. Prima di tutto va a cozzare contro un container di scarpe, abbandonato in mezzo al mare. Entra molta acqua a bordo, sembra già un guasto insormontabile, ABBANDONARE LA NAVE! (Bender cit.) e invece assistiamo a una meticolosa quanto lunga riparazione dello scafo grazie ad alcuni oggetti di recupero. 
Appena però sembra tutto a posto, ecco che all'orizzonte arriva una bella tempesta. La forza della natura è talmente forte da ribaltare la barca un paio di volte e lasciare Robert svenuto dopo una craniata. Risvegliato, e resosi conto che la barca lo sta per abbandonare, sale sul gommone/scialuppa di salvataggio e cerca di farsi salvare in qualche modo. 8 giorni di naufragio a 17 miglia nautiche dalla costa di Sumatra, fino a un epilogo ambiguo dove ogni spettatore può vederci la fine che vuole (nzomma).

martedì 4 febbraio 2014

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée

Nelle sale dal 30 gennaio

Sai che gli Oscar sono vicini quando pellicole (ma si può ancora dire ?) come Dallas Buyers Club invadono i cinema. Storie vere dai risvolti drammatici, racconti di formazione costruiti intorno ad un personaggio (e quindi un attore) che in qualche modo riesca a catalizzare l'attenzione dello spettatore, possibilmente qualcuno disposto ad attraversare una trasformazione fisica più radicale possibile, che si tratti di lunghe e intensissime sedute di make-up, o di invasive metamorfosi auto-inflitte.
Quella raccontata da Jean-Marc Vallée è la vera storia di Ron Woodroof, elettricista e cowboy da rodeo (che qui diventa ovvia metafora, visto che il vero Woodroof era solo un appassionato) nel bigottissimo Texas degli anni '80. Omofobo, donnaiolo e consumatore abituale di droghe, un giorno perde i sensi sul lavoro e si risveglia in ospedale, la diagnosi è un'infezione da HIV, la malattia delle "checche", un male che ha appena iniziato a flagellare l'America e che il caso di Rock Hudson ha portato all'attenzione pubblica.

venerdì 31 gennaio 2014

I Segreti di Osage County di John Wells

In sala dal 30 gennaio.

"Mangia il pesce stronza!"
Che il grande week-end del cinema made in sud degli Stati Uniti abbia inizio! Da una parte il Texas di Dallas Buyers Club e dall'altra l'Oklahoma di I Segreti di Osage County. E' uno di quei bei momenti in cui immergersi in un America diversa, con tanti accenti particolari (è, direi, obbligatorio in questi casi vedere i film in lingua originale), molti weirdos, un rapporto con il sesso molto particolare, case nella prateria o in desolate, iper estese, roventi, desertiche distese di nulla con un piccolo paesino ogni tanto.
Tracy Letts (Oklahoma born and raised) lo avevamo conosciuto proprio con una storia ambientata in questi posti, più precisamente nel Texas di Killer Joe e Bug (entrambi diretti dal mitico, Dio l'abbia in gloria, William Friedkin) e ce ne eravamo subito innamorati. Letts è prima che sceneggiatore per il cinema, un ottimo romanziere, un grandissimo attore di teatro ma soprattutto un drammaturgo di enorme livello, vincitore di un premio Pulitzer e di un Tony Award proprio per August: Osage County. Non credo gli servissero altre prove per certificare la sua bravura anche nel cinema, forse, l'ultimissima era portare questa sua grandiosa piece dal teatro al grande schermo. Una prima volta per lui -e senza i suoi attori originali. Lasciatevelo dire, prova superata in pieno, anche senza un signore come Friedkin dietro la cinepresa (Wells è principalmente un regista di serie tv).

martedì 28 gennaio 2014

Filmbuster(d)s - Stagione 2 - Episodio 13

Visto che l'ultimo film di Scorsese dura quanto una puntata media del podcast, abbiamo deciso di dedicare questa chiacchierata solamente a lui.
Qualche news, la posta del cuore e poi ci buttiamo subito sul colossale The Wolf of Wall Street.

AVVISO: Nell'ultima parte si è verificato un problema di connessione, durante il discorso del Monco l'audio salta un po', ma la cosa dura poco.

Buon ascolto!

[00:00:35] L'angolo del tripudio
[00:13:45] La posta del cuore
[00:28:52] Scorsese
[00:54:45] The Wolf of Wall Street



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domenica 26 gennaio 2014

The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese

In sala dal 23 gennaio.

"Vendimi questa penna / Sell me this pen"

Lo confesso, da piccolo il mio sogno era quello di fare il broker. Altro che pompiere, veterinario o gelataio, io volevo lavorare in borsa. I motivi erano semplici: la borsa -anzi, il Nasdaq, ero già preciso- erano a New York, avrei quindi avuto una bella casetta vicino Wall Street, e sarei stato impaccato di soldi. No non sono ebreo di origini -che cosa brutta da dire nella settimana della memoria- ma ho sempre adorato i soldi, senza mai averli, purtroppo. Quante cose avrei potuto avere: giochi, macchine, case, viaggi, per le donne era forse ancora un po' presto, almeno da quel punto di vista. Si, probabilmente avevo visto troppo volte Una poltrona per due e Ricki e Barabba. Immaginavo la vita del broker come quella del classico yuppie rampante, con la barca da 70 piedi posteggiata nel molo, i vestiti elegantissimi (ma non disdegnavo neanche quelle coloratissime dei contrattatori), le partite a golf, un mondo di divertimenti ed eccessi. Poi sono cresciuto e ho fatto il percorso inverso di qualsiasi bambino, ho trovato che quel mondo fosse noiosissimo. I numeri, i conti, stare attento ad ottenere in anteprima le informazioni sui raccolti di arance (diamine Poltrona per due!), gli studi da ragioniere. Noia, era troppo persino per quel mondo pieno di lustrini, rolex d'oro e verdoni di grosso taglio.
Indagando meglio scoprii che i veri broker erano noiosi e si divertivano poco ed erano sempre impomatati, non più giovani, sempre in ipertensione, con il rischio di essere accusati di frode o di chissà quale altra magagna finanziaria in ogni momento. Forse non ero cambiato solamente io, era cambiato anche quel mondo, erano finiti gli anni 80, stava arrivando una crisi economica globale che avrebbe investito tutto e tutti.

giovedì 23 gennaio 2014

That 70's Show: #3 JR & Jesus

Hey, won't you come on with me from Jerusalem
And walking to Emmaus on that dusty road?
The travelling gets harder and with each rebuff
Some turn back because they've had enough
But Jesus told you it was gonna be rough
To walk upon His Gospel Road

Gli anni 70 sono inevitabilmente figli degli anni 60, è una banalità ma è anche come tutte le banalità, la verità. E ancora più che degli anni 60 sono figli di quella incredibile e dirompente rivoluziona culturale-sessuale-sociale che fu il mitico 1968. Una volta rotti gli argini, non c'è ritorno. 
Fu un decennio di grande libertà, di rivendicazioni sociali, gli anni del culmine e della conclusione del conflitto in Vietnam, prima ed unica grande sconfitta degli USA, del femminismo, del punk e della disco music, delle droghe sempre più in voga, sempre più "sdoganate". Ma oltre a questo c'era anche dell'altro.
L'America non è New York (e la costa atlantica) e Los Angeles (e la costa pacifica), l'America è quella landa desolata e bigotta che sta tra queste due grandi città, per citare Ned Flanders. No l'America in realtà è l'unione di queste due anime, e per una volta, andremo proprio in quella landa a scoprire gli anni 70, diversissimi, di una persona che aveva toccato il fondo, che aveva vissuto ai limiti prima che tutti gli altri ci arrivassero e che ha visto la luce quando tutti si allontanavano da essa.
When Johnny Cash found Jesus.

martedì 21 gennaio 2014

Filmbuster(d)s - Stagione 2 - Episodio 12

Rieccoci!
Apriamo con un'occhiata ai vincitori dei Golden Globe e alle nomination degli Oscar 2014. Dopodiché, come annunciato, riveliamo i vincitori dei prestigiosissimi Filmbuster(d)s Awards.
E infine chiudiamo con una bella chiacchierata su due film in sala: il remake di Carrie (che verrà adeguatamente massacrato) e C'era una volta a New York.

Buon ascolto!

[00:00:43] L'angolo del tripudio
[00:14:17] La posta del cuore
[00:30:00] Oscar e Golden Globe
[00:44:18] Vincitori dei Filmbuster(d)s Awards
[00:57:14] Lo sguardo di Satana - Carrie
[01:17:35] C'era una volta a New York




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