sabato 26 aprile 2014

The Amazing Spider-man - Il potere di Electro di Marc Webb

In sala dal 23 aprile.
 
Abbandonata e rinnegata malamente, da fans e produttori, la trilogia targata Sam Raimi, che tanto era andata bene al botteghino e tanto era piaciuta, salvo poi perdersi nel naufragio misterioso, clamoroso e volontario (diciamolo) del terzo capitolo, ecco che arriva il nuovo Spider-man, quello di Marc Webb, quello Amazing, qui al secondo capitolo di una trilogia. Addio al Peter Parker-Tobey Maguire tanto sfigatello e benvenuto al teenager ribelle con tanto di ciuffo Andrew Garfield, volto perfetto per incarnare un nuovo tipo di supereroe; sbruffone, strafottente, molto teen, molto ggiovane d'oggi, abbastanza figlio di quel Tony Stark che il pubblico tanto ama e tanto rimpiange.
Questo nuovo Uomo Ragno è figlio anche del suo nuovo "papà" cinematografico, ovvero Marc Webb, regista nato con una commedia romantica, 500 giorni insieme, e coi videoclip delle popstar più in voga. Uno dal pedegree quindi ben chiaro, prestato a sorpresa, ma neanche tanto, alle gesta dell'uomo in calzamaglia blu e rossa. Se nel primo Amazing Spider-man il tocco di Webb  (quasi 'ragnatela', spider web in inglese) si intravedeva, in questo secondo capitolo rompe gli argini e si impone alla grande, se non fosse che rimane pur sempre un film di supereroi, e di quelli devi parlare, purtroppo.
Allora videoclip pop, teenager, romanticismo, gli ingredienti e le parole chiave sono tutte qua. Messe insieme fanno pressappoco "teenager in crisi, ragazzo 'c'ho i dubbi'". Allora Spider-man in questo nuovo capitolo si trova davanti a un quesito fondamentale: smettere di vedere Gwen e di metterla nei guai, come promesso a suo padre morente, e continuare a difendere la città come supereroe o lasciare perdere per sempre tuta e ragnatele e dedicarsi al suo amore? Bella domanda, e per aumentarne il peso 1) Gwen potrebbe andare a Londra a vivere, studiare e lavorare 2) La città di New York odia Spiderman 3) Ci sono tre cattivoni in un solo film.
E' chiaro che si creano così due anime, due parti.

Parte supereroistica: Spiderman VS Electro - Green Goblin - Rhino. Premetto, come molti sapranno, che non amo i cinecomic ne i fumetti in generale. Davanti a super scienziati super cattivi o vendicatori con la sabbia nella figa, mi cascano le braccia, però, se sto guardano un cinecomic, provo almeno a sforzarmi. Con questo Amazing Spider etc... è stata molto dura. I dialoghi sono imbarazzanti, e immagino siano presi paro paro dalle tavole colorate. "Voglio un mondo senza luce, senza Spiderman" grida Electro. Ah Electro, che personaggio interessante buttato in vacca. In realtà è Max, un impiegato della Oscorp che ha creato una super centrale elettrica. Un giorno Spidey gli salva la vita e lui ne fa il suo idolo. Max è un debole, calpestato al lavoro, sfruttato, denigrato. Avete presente Fantozzi? Molto peggio, perché qui incontra anche Steve Urkel. E' uno stereotipo vivente, un cartoon maldestro, una caricatura di una caricatura di un brutto personaggio da compatire. E' intollerabile in una sceneggiatura del 2014. Vive di fantasia e immagina Spiderman suo amico fedele (e qui tutto diremo! Ah ecco il discorso di Gwen al diploma!).
E' un amico che si trasforma in nemico, perché tradito, accecato dalla vendetta e dalla paura. Stessa cosa di Harry Osborn, ex migliore amico di Peter Parker e malato di una malattia incurabile, se non utilizzando un po' di sangue geneticamente modificato di Spiderman. Deluso dal rifiuto diventa Green Goblin. Logico.
Due nemici bastano? No, perché non infilarci anche Rhino, già che ci siamo. Già...Green Goblin si vede solo per 4 minuti, ma è fondamentale per il seguito, e Rhino è...inutile e fino alla fine vi chiederete "Ma quando cazzo arriva?". Ma perché dico, perché? Che senso ha fare film di 140-150 minuti e arrivare pure corti, infarcire il più possibile e non sviluppare bene niente? Il 3 di Raimi non ha insegnato nulla? Se questi personaggi ritorneranno, perché non presentarli dopo?
Ok gli effetti speciali da urlo, il 3D iper immersivo e cazzate varie, ma nella parte supereroistica, ovvero quella che dovrebbe essere principale, si toppa alla grande.
Parte romantica: E qui invece ci siamo. La complicata relazione Peter-Gwen funziona molto bene. Il romanticismo, tanto young, non è smielato ed è più che gradevole. La coppietta e i suoi tira e molla sono davvero la cosa migliore, poi purtroppo ritorna Spiderman e si spezza la magia. Gwen ha ormai un peso importante nella storia e il colpo di scena, l'unico, del film è legato proprio a lei, una bella scelta.
Per certi versi Webb era il regista più adatto per dare una sterzata a questa saga e inserire qualcosa di diverso, che attraesse più pubblico, ma per altri è il regista meno adatto, perché una parentesi così grande romantica, quanto darà fastidio al fan medio dei cinecomic? Insomma, bravo, ma sprecato qui.

The Amazing Spider-man 2 è quindi il compromesso perfetto per le coppiette teen di oggi, il film che accontenta sia il maschietto che la femminuccia. Lui ha 140 (sempre troppi) minuti di azione, 3D, nemici e sciocchezze varie da supereroi, oltre a un personaggio cool (ma anche un po' nerd, così accontentiamo proprio tutti) in cui immedesimarsi. Lei avrà una tenera storia d'amore, realistica, nonostante tutto, e una figona intelligente in cui immedesimarsi. Un colpo al cerchio e un colpo alla botte, in questo capolavoro di confezione popolare.
Chi invece cerca un film un filino più maturo e adatto allo stato post puberale, spero cercherà altrove e si risparmierà questo filmetto, anche perché, come dice Gwen nel discorso per il diploma "Utilizzate la vostra vita al meglio", o qualcosa simile, chissenefrega.

PS: La ricca famiglia di Gwen Stacy che festeggia il diploma della figlia andando a mangiare in un infimo ristorante cinese è indimenticabile.
PS2: Giamatti basta! Sei ingordo, quanti soldi devi ancora guadagnare? Adesso accetta di tutto. Dane DeHaan in Cronichle faceva lo stesso ruolo. Il ragazzino coi poderi che diventa cattivone.

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