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martedì 16 aprile 2013

Speciale Rob Zombie



-L'uomo prima dello zombie (qualche informazione biografica)

Robert Bartleh Cummings nasce il 12 gennaio 1965 ad Haverhill, Massachussetts, dove i genitori decideranno di trasferirsi in cerca di stabilità dopo una breve carriera nell'ambiente dei luna park (pare che ad influire pesantemente sulla decisione fu una violenta rivolta di clienti truffati, sfociata poi in un incendio dei tendoni). Una stabilità che al giovane Rob comincia presto a stare stretta, e da cui sfugge attraverso la televisione e il cinema horror. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, i suoi preferiti non sono i violentissimi slasher contemporanei ma i classici del bianco e nero, tra cui naturalmente spicca White Zombie di Victor Halperin con Bela Lugosi (da noi L'isola degli zombies, 1932). Nei primi anni '80 però fugge davvero e si iscrive alla Parsons School of Design di New York, ma il suo rendimento è talmente scarso che viene espulso. Negli anni successivi fa di tutto: fattorino in bicicletta, designer delle rivista per adulti Celebrity Skin e assistente di produzione alla CBS per lo show Pee Wee's Playhouse.
Nel frattempo si trasferisce a casa dell'ex compagna di corso Shauna Reynolds e insieme formano la band alternative/heavy metal White Zombie con i nomi Rob Straker e Sean Yseult. Nel 1987 Rob cambia ufficialmente il suo cognome in Zombie e la band si sposta a Los Angeles.
E' già un uomo che si è fatto da solo, disegna i suoi stessi tatuaggi, scrive i testi, crea le copertine dei dischi e comincia anche a girare i video delle canzoni.
Nel 1996 mette insieme una cover di I'm your Boogeyman per la colonna sonora di The Crow: Salvation (terzo capitolo della serie) e già che c'è realizza anche un video musicale. Alla Miramax il risultato piace così tanto che decidono di appioppargli l'intero film, regia e sceneggiatura, ma il progetto resta fermo per due anni e Rob viene allontanato per divergenze artistiche con la produzione, è il primo assaggio dello spietato mondo di Hollywood.
Ma l'aspirante cineasta ha due buone ragioni per non lamentarsi, una è sulla copertina del suo ultimo album (Supersexy Swingin' Sounds) e si chiama Sheri Serkis, meglio conosciuta come Sheri Moon, sua fidanzata e go-go dancer nel tour della band. L'altra arriva nel 1998, quando Rob molla i White Zombie e inizia la sua carriera musicale da solista ottenendo la libertà artistica che ha sempre sognato. Una libertà che usa soprattutto per riversare e rielaborare sul palco e nella realizzaione dei video-clip tutte le influenze culturali che hanno nutrito la sua mente di adolescente, dalla musica dei KISS e Alice Cooper, al cinema di Mario Bava e Roger Corman, oltre naturalmente ai già citati monster movie classici. Il risultato sono video musicali come Dragula (http://www.youtube.com/watch?v=EqQuihD0hoI), un perfetto esempio di quello che sarà poi il suo stile cinematografico, un pastiche onnivoro che ingurgita di tutto e lo rigurgita sullo schermo con un gusto psichedelico e visionario fuori dal tempo.

domenica 25 novembre 2012

The Lords of Salem di Rob Zombie

Proiettato al Torino Film Festival.

Dei disagi e delle incazzature che bisogna superare per assistere a queste proiezioni se n'è già parlato, ma ci tenevo a raccontarvi brevemente questa brutta esperienza anche dal mio punto di vista, così, tanto per far sbollire un po' di rabbia, e poi in questi casi ripetere non fa mai male. Potrebbe andare per le lunghe, quindi se non siete interessati passate direttamente alla recensione più in basso.
Per evitare code e ritardi avevo deciso di approfittare della possibilità di acquistare un biglietto giornaliero online, visto che per il festival di Locarno si era rivelata una soluzione comodissima. Nel regolamento del Festival c'è scritto chiaramente che biglietti e abbonamenti acquistati online vanno ritirati alle casse dei multisala coinvolti nell'iniziativa, bene, arrivati a Torino scopro che queste casse non sono attive, quindi ci rechiamo all'unica biglietteria visibile (non segnalata) e ci imbattiamo in due code chilometriche. Io mi infilo in quella con l'indicazione “Abbonamenti e Pass” e dopo averla superata tutta scopro che il pass giornaliero va ritirato nell'altra cassa, quella dei biglietti singoli. Quindi il pass giornaliero è perfettamente inutile, devo spararmi un'altra coda interminabile solo per ritirarlo, e devo comunque ritirare i singoli biglietti per i film che intendo vedere. La coda ovviamente è completamente immobile, ci sono un sacco di problemi, le cassiere sono lentissime e molti clienti ne approfittano per comprare in blocco un sacco di biglietti.