In sala dal 20 febbraio.
Ve lo ricordate Mary Poppins? Le sue splendide canzoni, la meravigliosa Julie Andrews, il bizzarro Dick Van Dyke. Uscì in America esattamente 50 anni fa e divenne ben presto un super classico. Incassò milioni e milioni di dollari diventando il più grande successo nella storia dello studio, venne addirittura nominato all'oscar per Miglior Film (l'unico Disney con Walt ancora in vita a riuscirci) mentre Julie Andrews vinse la statuetta per Migliore Attrice.
Eppure il parto fu uno dei più lunghi e difficili dell'intera storia del cinema americano. Iniziò quasi 25 anni prima della sua uscita al cinema, quando Walt Disney scoprì il libro omonimo, scritto da P.L. Travers, che faceva letteralmente impazzire le sue figlie. Volle trasformarlo fin da subito in un film e al grido di "Io non tradisco mai una promessa fatta alle mie figlie", cercò di comprare i diritti dalla signora Travers, per nulla intenzionata a cederli, per nessuna cifra al mondo. Dopo vent'anni di concessioni, avvicinamenti e allontanamenti, nel 1961 miss Travers sembrò iniziare a cedere e acconsentì a partire per Los Angeles dove avrebbe discusso e corretto, insieme agli sceneggiatori Disney, il copione finale del film. Avendo lei l'ultima parola, solo se tutto fosse stato di suo piacere, avrebbe firmato la cessione dei diritti. Ma cosa c'era dietro tutto l'astio e la malfidenza di questa algida e avvizzita signora inglese?