E anche quest'anno gli Oscar ce li siamo levati. Noi ci siamo persi la cerimonia perché abbiamo dormito alla grandissima, ma ora eccoci belli freschi a commentare vincitori e vinti. Dopodiché vi parliamo di due ottimi film usciti dall'ultimo Festival di Roma: Tir di Alberto Fasulo e Snowpiercer di Bong Joon-ho.
Buon ascolto!
[00:00:12] L'angolo del tripudio
[00:09:44] La posta del cuore
[00:22:40] I vincitori degli Oscar 2014
[00:47:00] Tir di Alberto Fasulo
[01:02:28] Speciale Bong Joon-Ho
[01:31:28] Snowpiercer
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martedì 4 marzo 2014
sabato 1 marzo 2014
Snowpiercer di Bong Joon-ho
Nelle sale dal 27 febbraio
"La rivoluzione non è un pranzo di gala"
Da un punto di vista strettamente cinematografico, la Corea si può considerare a tutti gli effetti una nuova potenza mondiale, la patria di un'industria cinematografica rigogliosissima, capace di conciliare grande cinema d'autore e intrattenimento di altissimo livello. Così piccola e distante eppure così minacciosa per il monopolio hollywoodiano dell'intrattenimento. Naturalmente Hollywood se n'è accorta e, come capita spesso (anche di recente, con 12 Anni Schiavo), ha cercato di portare il cinema straniero negli Stati Uniti, di americanizzarlo e addomesticarlo, lo abbiamo visto poco tempo fa con il remake di Oldboy, ma anche l'anno scorso con le trasferte di Kim Jee-woon (The Last Stand) e Park Chan-wook (Stoker). Ma Snowpiercer è un caso a parte, forse addirittura unico: il film più costoso nella storia del cinema coreano (ha stracciato il record di The Host, sempre di Bong Joon-ho), per metà finanziato dal perfido Weinstein, ma per l'altra da case di produzione rigorosamente coreane, tra cui la Moho Film di Park Chan-wook. Per di più le riprese sono avvenute in Repubblica Ceca, che non è la Corea ma non sono nemmeno gli Stati Uniti. Insomma, forse per la prima volta nella storia, non è il regista coreano ad andare in trasferta ad Hollywood, ma è Hollywood che presta i suoi soldi e i suoi attori ad una grossa produzione coreana. Sottigliezze direte voi, eppure a me sembra una cosa davvero grossa.
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