lunedì 22 aprile 2013

Il bianco e il nero #34: Scandals of Hollywoodland. Episode III: Sex

E ora sesso! Prima che andare a letto con chiunque fosse una pratica pubblicitaria consueta e prima che se ne potesse parlare come niente fosse ed ammettere scappatelle, tradimenti e gusti bizzarri, ad Hollywood nessuno faceva sesso con nessuno. Sbagliato! Tutti già ai tempi andavano a letto con tutti, esistevano già le troiette (in accezione Battiato-iana e non) e le coppie di star erano peggio degli scambisti il mercoledì sera nel parcheggio della palestra. Per non parlare dei figli illegittimi (come quello di Gable con Loretta Young. Lei sparì in Inghilterra per un pò, poi torno con una bambina con le stesse orecchie di Gable, adottata disse. Per un paio di anni la rifilò a un'orfanotrofio, mentre il divo non la riconobbe mai, perchè prima sposato e poi insieme a Carole Lombard), dei tanti aborti (Dandridge-Preminger Gary Cooper-Patricia Neal per dirne due) o ancora dei gusti ambigui delle star più hot (Rodolfo Valentino era gay? Dicono, ma quello che è certo è che sposò due lesbiche di fila e quindi non consumò mai. E Cary Grant? Anche di lui lo dissero, ma era chiaramente invidia, suvvia, non toccatemi Cary) o delle confessioni privatissime finite in pasto alla stampa (il mitico diario di Mary Astor). 
L'unica differenza di oggi è che si tentava di tenere nascosto tutto, anzichè vendere la notizia alla stampa, fare un filmino erotico che guarda caso salta fuori su internet o pubblicare foto in deshabillè su Twitter. Pensate i social network negli anni 20-50...pazzesco quante foto sarebbe spuntate fuori. Altro che il solo filmino, vero o presunto, di Marilyn.
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Per la puntata di oggi ho scelto un paio di scandali succosi, uno al maschile e uno al femminile, che danno l'idea di come fosse trattata, già ai tempi, la sessualità maschile e quella femminile. Ovvero: "bè i maschi sono pur sempre maschi", e "le donne, brutte zoccole, guai a voi a farci innamorare di voi, così irraggiungibili. Dovete essere delle sante, ma anche farci vedere le cosce". Non è cambiato nulla eh.

-Voi non l'avreste fatto?
-The It girl.

Nel primo caso protagonista è Errol Flynn e il suo baffetto impertinente, nel secondo Clara Bow, la flapper, la It girl, la donna più amata d'America, durata solo 4 anni.
Puntata numero uno: Episode I: Homicides.
Puntata numero due: Episode II: Suicides.
Puntata numero tre: Episode III: Sex.
Puntata numero quattro: Episode IV: Drugs.
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-Voi non l'avreste fatto?-
A Hollywood qualche storia di stupro è saltata fuori nel tempo, e la più celebre rimane forse quella che coinvolse Roman Polanski e la minorenne Samantha Geimer nel 1977 (con presente Jack Nicholson). Polanski venne sostanzialmente espulso dal paese, salvo poi essere arrestato qualche anno fa con una trappola ad un festival. Il regista e attore polacco la fece franca, anche se ebbe l'umiltà di scusarsi (e venne perdonato dalla ragazza) e non protestò di certo per la "condanna". Nel 1942, un altra stella del cinema, venne accusata di stupro da una ragazzina minorenne, ma a lui andò decisamente meglio e non dovette mai scusarsi, anzi, da quel giorno venne coniato un modo di dire, "In like Flynn", per intendere uno che ci sa fare con le donne.
Esatto Errol Flynn, il Clark Gable sbiadito come lo chiamavo i dirigenti degli studios di quegli anni. Figo, cosciente di esserlo, se non ci fosse stato appunto Gable, sarebbe stato il divo numero uno. Solo che si relegò in ruoli troppo movimentati per farlo sembrare uno di classe. Gable era fisso, l'unico movimentato che faceva in scena era quello che lo portava a limonarsi la protagonista. Flynn doveva sudare sette camicie, fare Robin Hood, il pirata (troppe volte). Flynn è quel tipo di personaggio che viene sempre messo in scena quando si vuole ricreare i film anni 20-30. Baffetto sottile, denti splendenti, faccia da schiaffi. Come lo spadaccino che interpreta Gene Kelly in Cantando sotto la pioggia.
Riassunto finito. Flynn intorno al 1942 era caduto in una spirale di delusioni. Prima qualche ruolo mal scelto e poi il divorzio con la moglie, qualche bevuta di troppo, qualche rissa e una forchettata finita molto vicina al suo viso. A proposito del bere, vero dramma, gli venne proibito di bere sul set (che ora dico "ma bisogna proprio proibirlo? Quindi era normale per molti farlo. Si.) ma lui, furbone, si portava sul set delle arance. Bravo Flynn, ti sei dato alla vita salutare. Eh no invece! Infilava dentro a ogni spicchio, con una siringa, delle ottima vodka. Hai capito? Si diede anche pesantemente all'oppio ma vabbè...
Per svagarsi, un giorno prese e se ne andò in Messico. Come scriveva ai tempi Hedda Hopper "Dovrebbe essere sul suo yacht a Balboa Bay sul suo yacht ma non c'è. E' andato in Messico per un paio di giorni. Non vi so dire con chi. Starà fuggendo comunque dal suo La bandiera sventola ancora (non uscito ancora ndr) che non volle fare fin dal primo giorno. Bè l'ho visto recentemente e per come è messo non gli avrei fatto fare nessun film".
E con chi era in Messico? Col suo amico -tenetevi forte- Hermann Erben -adesso- esperto di scimmie, spacciatore, imitatore di Hilter e agente tedesco che passò VOLONTARIAMENTE tre anni in un campo di prigionia giapponese a Shangai? No, era con un paio di ragazzine messicane. Un suo classico.
Ma le cose peggiorarono presto. Ad Ottobre, lui e altri due uomini vennero accusati di aver abusato di una 17enne Betty Hansen, aspirante soubrette del Nebraska. Come disse la madre al Time: "Devono averla drogata, lei agnellino di fede cristiana".

Meno di una settimana dopo, un altra ragazzina di 17 anni, Peggy La Rue Satterlee, intrattenitrice in night club (minorenne? Una volta si che i giovani cercavano lavoro) lo accusò di aver abusato di lei un anno prima circa, sul suo yacht, quando era ancora, addirittura, 15enne. Ai tempi i genitori non sparsero denuncia per paura della pubblicità (pagati?) ma alla luce della nuova denuncia, ritornavano alla carica.
Peggy andò due volte sullo yacht. Una volta in compagnia della sorella, e nulla accadde, e una volte Flynn le chiese di venire senza sorella. C'erano loro due, un'altra ragazza, un fotoreporter e una sua controfigura. Il gruppo passò il weekend in giro tra sole e bagni. La ragazzina ricorda che venne molestata sessualmente ben 3 volte durante quel weekend.
I giornali riportarono diverse cose. Latte corretto con molto rhum, vestiti sparsi, accenti vari, cose che non possiamo dirvi, riferimenti di Flynn alla ragazza come J.B. (jailbait=lolita=minorenne sexy) e nel mezzo anche una vecchia storia del passato, di un ragazzino 13enne che minacciò di togliersi la vita se Flynn non gli avrebbe dato 10 mila dollari. E poi la macchina del fango, puntuale, messa in atto dagli avvocati di Flynn contro Peggy la lussuriosa. Per esempio di quando venne "trovata in atti misteriosi con un misterioso uomo", o del lavoro che ha ottenuto nonostante la sua età (e che è colpa sua?) o addirittura di quando fece...l'autostop!!!
Il processo fu abbastanza veloce, niente Misseri o Berluscono-Ruby, Berlusconi-Mondadori, Berlusconi-MechaGodzilla, Berlusconi-X. La difesa dei legali di Flynn si basò tutta su due punti; 1)Oh andiamo, è una star, e poi voi nei suoi panni non l'avreste fatto? 2) Seriamente, non l'avreste fatto?
Il punto focale dell'intero processo saltò fuori quando l'avvocato di Flynn chiese a Peggy se fosse stata lei a svestirsi o se Flynn le avesse tolto i vestiti, insomma se era consenziente o no. Lei disse di aver fatto tutto lei. Insomma niente stupro? No, perchè lei era comunque minorenne, quindi non sapeva cosa stesse succedendo, non poteva essere consenziente di una cosa di cui non era a conoscenza.
La giuria venne mandata a deliberare. Da chi era composta? 9 donne e 3 uomini. Oddio, nove incazzose femministe sul sentiero di guerra, tutte pronte a farlo marcire in galera e convincere i tre giurati uomini a condannare il loro simile. Esatto, anzi, l'esatto contrario. Le nove giurate erano tutte casalinghe, tutte pazze di Flynn e convinsero i tre uomini ad assolvere la stella.
Finì così, assolto e tutti a casa. Motivo finale dell'assoluzione: "Flynn è così sexy che può farsi chiunque, anche le minorenni". Errol nel frattempo, tra una bevuta e l'altra, trovò anche l'amore e proprio in tribunale. Nelle pause andava a mangiare qualcosa al bar all'interno dell'edificio. Qui lavorava la 20enne, -sempre giovinette eh- Nora Eddington, sua futura moglie numero due.
Morirà nel 1955 a soli 50 anni e con un corpo martoriato da alcol e droghe. le sue massime principale, vere o attribuitegli rimangono "Faccio quello che mi pare", "Mi piace il mio whisky invecchiato e le mie donne giovani", "Le donne non mi permettono di rimanere single e io non mi permetterò mai di rimanere sposato", gran finale "Voglio vivere metà della mia vita alla grande, della restante, chissenefrega". Massacro finito.


-The It girl-
Nel 1927, Clara Bow, divenne una delle star più adorate in tutta America e quindi nel mondo. Cinque anni dopo, a soli 27 anni, si ritirò ufficialmente dalla scene. Voleva fare la Garbo ante litteram? Fu una delle tante vittime del cinema sonoro? Non aveva più stimoli come successe alla Bardot? O aveva paura di non essere più bella, come successe alla Bardot...e alla Garbo, ma molto più "vecchie"? Niente di tutto questo, la sua carriera ancora filava, la sua voce aveva retto al sonoro ed era ancora bellissima. Era Hollywood che non la voleva più, e quindi non la volevano i media e quindi la gente comune. Il tutto per invidia o quasi.
Clara raggiunse il successo massimo con Cosetta (orripilante titolo italiano fascista come pochi) in originale It. E così divenne, dopo essere stata la flapper numero uno, la It girl. Fermi tutti, cosa diavolo vuol dire? Definizione di flapper: tipica ragazza anni venti. Di solito sui 19-20 anni, arrivata dalla provincia in città, indipendente, intraprendente, lavorativa, riconoscibile dai classici vestiti sobri ma arieggiati. It girl definizione: traducibile con un la ragazza con un non so che. Il vero significato di quell'it, non esiste, ognuno ha il suo, ma in sostanza è appunto quella qualità che non sai spiegare a parole, ma neanche a gesti, che rende una ragazza irresistibile. Non è una bomba, non ha classe, non è bellissima; è semplice MA ha quel non so che.
Clara Bow non aveva solo un non so che, aveva tutto. Talento, freschezza, bellezza, espressività, umorismo, ed era dannatamente reale, non una figurina perfetta o inaccessibile. Era tutto l'opposto di una Gloria Swanson. Tutte le ragazze la adoravano e la imitavano, tutti i ragazzi volevano uscire con lei. Billy Wilder la definì "flash impact", cioè "un tipo di pelle, di carne, che se la fotografi, fotografi carne, pelle". In una parola sembrava accessibile, un'amica con cui saresti potuto andare oltre la semplice amicizia.
Una così ovviamente, era fuori sincro a Hollywood. Era anni luce avanti a tutte e a tutti. Dalla poveretta ultima arrivata, stava diventando velocemente un peso massimo con cui fare i conti. Ed è così che le altre stelle del firmamento cinematografico, iniziarono piano piano a farla fuori. Venne soprannominata dai tabloid Crisis-a-day-Clara. 

Clara aveva qualche difettuccio. Il primo era che le piacevano tantissimo i ragazzi. Usciva con molti, anche uno diverso a settimana e andava a letto probabilmente con altrettanti. I più famosi furono Gilbert Roland, puro e duro latin lover, il regista playboy Victor Fleming e il più bello di tutti, Gary Cooper. Non è che fosse così "facile" è che si innamorava di tutti ogni volta, tanto da vivere male ogni rottura. Si innamorò anche di un dottore made in Hollywood che le mandarono dopo una crisi di nervi. Non è dato sapere fin dove si siano spinti, ma abbastanza da indurre la moglie del doc a chiedere il divorzio e citare la Bow come causa. Primo scandaluccio finito sui giornali.
Secondo, le piacevano gli sportivi. In quegli anni a Los Angeles non c'erano i Dodgers di baseball (ancora a Brooklyn) e non c'erano i Lakers di basket (ancora a Minneapolis) ma c'era il college universitario. Divenne una patita. Usciva spesso coi giocatori e organizzava party post partita, dove si scatenava a ritmo di danza e senza (...) aiuto di alcolici (periodo di proibizionismo). Queste feste portarono al secondo tipo di scandalo, le voci che dicevano farsi tutta la squadra.
Aveva inoltre problemi con debiti di gioco, in quanto accanita scommettitrice. Fin qui niente di che, anche se gli altri divi prendevano già le distanze da lei. In quegli anni Hollywood tentava duramente di non essere più la città dei lussi e dei vizi ma anche quella della cultura e della classe. Voleva darsi una ripulita e avvicinarsi allo stile New York, quindi feste più sobrie e con più charme. Lei era fuori posto.
Purtroppo si permise l'ardire di fare uno smacco all'establishment divistico. Nessuno la voleva ai loro party?  Benissimo, lei, senza nessuna concorrenza, ne dava alcuni a casa propria, con la squadra di football invitata. Insomma, voi vorreste andare a una festa noiosa di gente con la puzza sotto il naso o a una di gente scatenata e giovanile? Ecco. Fastidiosa questa signorina Bow.
Le bisbetiche partirono all'attacco. L'ordine impartito ad ogni giornale fu quello di rovinarla, far partire la macchina del fango. Non che servisse inventarsi chissà che cosa, perchè a letto con gli uomini ci andava (sai che peccato!) ma bisognava ingigantire tutto e dare per vera ogni piccola voce pettegola. Il primo attacco fu appunto quello sul versante football. La ninfomane si trombava tutta la squadra a turno in nottate di orge infuocate. La seconda bordata avvenne coinvolgendo la sua segretaria, Daisy DeVoe, promossa da parrucchiera. La DeVoe tentò di ricattarla asserendo di avere molte prove della sua condotta poco morale. Clara la denunciò e in tribunale Daisy vuotò il sacco su tutti i suoi amori, quello per l'alcol compreso. Daisy finì in galera, perchè colpevole, ma il danno ormai era fatto. Altri scandali.
Terzo vennero chiamati i tabloid all'assalto. Un numero addirittura triplo del Coast Reporter riportò le voci dal processo e iniziò a inventarsene di ogni su Clara. Un'ubriacona, capace di perdere cifre enormi al gioco, una drogata e una che va a letto con uomini, donne e se non trova nessuno dei due con i cani. Fino ad arrivare a fare sesso in tre e sesso in pubblico. Tutto vero e tutto riportato su...Cronaca vera? No macchè, il New York Post! E la gente ci credeva? Eccome e si sentiva tradita perchè le aveva donato il suo cuore. Il direttore del Post venne incarcerato, ma ormai...
Venne chiesto a gran voce alla Paramount di rescinderle il contratto e dopo i tiepidi successi di Kick In e No Limit, lo studio acconsentì. La carriera era al capolinea. Fece un paio di ultimi film con la Fox e nonostante l'autoironico Sangue ribelle, la risposta del pubblico fu nulla.
Lei semplicemente si ritirò dalle scene, senza troppo clamore. Morirà nel 1965, praticamente dimenticata e con un pò di schizofrenia. Dopo tutto quel tempo e tutte le cose che dissero su di lei, i media si ricordarono delle sue stranezze e inventarono l'ultima bomba, ovvero che avesse finto di morire e che qualcuno l'avesse vista visitare la sua tomba.
E mi son dimenticato di dirvi che aveva i capelli rossi (pochi fans lo sapevano, benedetto bianco e nero) e si metteva il rossetto a forma di cuore (imitatissimo). E già che ci sono butto dentro due o tre ultime curiosità. Frequentò anche Bela Lugosi, non ancora famoso. Suo padre era malato mentale, possessivo e alcolizzato, picchiava moglie e figlia e a 15-16 anni la stupro pure. Nonostante tutto lo portò con se a Hollywood e gli comprò ogni tipo di attività, dai ristoranti alle lavanderie. Sul set lui si presentava ubriaco e tentava di rimorchiare le giovinette. Infine, Clara, una volta disse "Più conosco gli uomini e più amo i cani", allora te le cerchi.

Coming soon: episode IV: laddroga.

1 commento:

  1. Ma cosa mi è venuto in mente: il figlio belloccione di Errol Flynn, Sean. Non si trova molto in rete, ma il commento su un video in momoria recita che scomparve nel 1970, a 28 anni, giornalista e fotoreporter in Vietnam, e venne dichiarato ufficialmente morto nel 1984.
    Ha fatto anche qualche film: mi sa di aver visto solo Il figlio del Capitano Blood, ma risale al giurassico.

    A parte l'amarcord, hai ragione: in 80 anni è cambiato poco o niente.
    Grazie.

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