giovedì 4 ottobre 2012

Ted di Seth MacFarlane

Nelle sale dal 3 ottobre.
Va bene lo ammetto, partivo con le peggiore aspettative. D'altronde MacFarlane negli ultimi anni ci ha abituati malissimo. I Griffin, la sua prima creatura, è stata distrutta dopo appena due massimo tre stagioni, seguendo la terribile china presa da I Simpson, ma addirittura in un terzo del tempo. Privo di idee e pieno di spocchia -mette in bocca ai suoi personaggi le peggiori prese in giro e i peggiori insulti possibili verso chiunque, vivente o no, e dopo l'ennesima mitragliata senza un obbiettivo preciso e una puntata priva di contenuto, viene automatico un "ma da che pulpito"-, incapace di dare una struttura a un episodio di soli 20 minuti -e a tal proposito andrebbe recuperata la puntata di South Park dove spiegano che sono i lamantini a scrivere le puntate de I Griffin-, si è messo a fare altre due serie che ondeggiano tra l'inutile e lo scialbo, American Dad e Cleveland Show. Per lo meno però il vuoto totale nelle trame delle ultime stagioni de I Griffin veniva colmato da storie banalotte e noiosette, niente più continui flashback, niente più insulti random. Insomma, un leggero passo in avanti ma privo di divertimento.
Con queste premesse è uscita la notizia prima il  trailer poi del suo al cinema con un lungometraggio live action. Un trailer zeppo di volgarità, battute infantili e Mark Wahlberg. La peggiore cosa possibile che ci si potesse augurare. In più c'era sempre in agguato lo spauracchio di un film capace di sfilacciarsi dopo soli 15 minuti per poi iniziare a rotolare anzi a deambulare verso l'inevitabile e agognata fine.

Non è così, ma non c'è comunque da gioire. E' evidente che alla Fox avesse molta libertà e dopo i primi notevoli successi gliene fosse stata concessa ancora di più, tanto da portarlo a non avere più restrizioni e persone che lo fermassero o lo consigliassero. Invece per Ted, produttori attenti o semplice paura di non esagerare troppo, di partire con qualcosa di soft, ritroviamo un MacFarlane giudizioso.
La storia non avrebbe nulla di originale se non ci fosse quell'orsacchiottone parlante quale è Ted -un classico elemento macfarliano l'animale/alieno parlante, e sinceramente ha stufato- perchè di una coppia di amici svitati, in cui uno è la mela marcia che trascina sempre l'altro, quello più o meno a posto, con un lavoro, una fidanzata, nei guai, fino a toccare il fondo e quindi perdere tutto quello che ha, ne abbiamo già viste e sentite di tutti i tipi (e mai così memorabili, vero Dupree?). Altri clichè piovono nella sottotrama, il boss della fidanzata che ci prova, una carriera senza sbocchi, elementi criminali che minano la sicurezza della mela marcia, tutto già visto. Hey, però c'è l'orso!
Già dal trailer sopracitato pareva essere il classico personaggio sboccato, cattivo, violento, fumato, alcolizzato etc.. ed è così ma per una volta, in quei pochi minuti promozionali viene inserito tutto il peggio del film e non il meglio. Ecco, non fatevi traviare troppo, Ted, è triviale e immorale, ma non è quell'accumulo di stronzate che ci si potrebbe aspettare. C'è qualcosina di più.
Qualche risata la strappa, complice la presenza graditissima di Sam Jones AKA Flash "fucking" Gordon a una festa a base di cocaina, o qualche citazione -non troppe, stranamente- come quella deliziosa dei due amici che prendono in giro l'aspetto dei pesci nell'acquario mentre sono seduti su una panchina (Io e Annie) o autocitazioni, un Ted strafatto doppiato da MacFarlane stesso che si meraviglia di assomigliare a Peter Griffin, o ancora la meravigliosa performance canora di Mark Wahlberg.
Dopotutto, ricalcando dei binari già percorsi mille volte, MacFarlane riesce a tenere il treno in carreggiata e evitare che ogni vagone vada per sè. In questo modo perde un pò della sua verve e di ritmo, portando a una seconda parte un pò più debole e smorta della prima. Sempre meglio di raffiche su raffiche di gag, per quanto divertenti ma fine a se stesse. Quindi MacFarlane finisce in una posizione molto scomoda, non solo per questo film ma per il suo modo di esprimersi: o si auto tarpa le ali e diventa moscio o si scatena e diventa insostenibile e evitabile. Ancora una volta i suoi tanti limiti affiorano tutti.
Limiti che forse sono ancora più evidenti in un lungometraggio, come le varie parodie dei capitoli di Star Wars. Divertenti, per i fans, ma tremendamente fiacchi, incapaci di stare al passo di una durata totale maggiore del semplice episodio televisivo.
Due parole finali sul cast. Wahlberg dopotutto mi sta simpatico e in veste comica ha il suo dire, benchè rimanga impassibile per tutto il film. La sua performance canora e la sua abilità nei pugni sono i momenti più riusciti della pellicola. Mila Kunis è un bell'oggetto di scena ed è una aficionada del regista (lei è la voce di Meg). Infine c'è un Ribisi pericoloso e danzerino (sempre antagonista di Wahlberg come in Contraband), Joel McHale, conosciuto per Community, qui nel ruolo del boss stronzetto e marpione e soprattutto c'è Sam Jones, fenomenale.

In definitiva Ted è una discreta commedia, capace di intrattenere, già vista tante volte, ma vi sfido a trovarne una davvero originale, che riesce a sorprendere lo spettatore più scettico verso MacFarlane e però, altra faccia della medaglia, probabilmente scontenterà chi cercava qualcosa di più eccessivo e corrosivo, magari quindi proprio il fan attirato dal cartellone "Dall'autore de I Griffin". Se vi basta un orso di pelouche che si fuma un bong o che fa fare la cacca a una prostituta sul pavimento, allora sarete accontentati, se cercate qualcosa di più, magari aspettatelo a noleggio o su Sky Cinema.

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