domenica 8 luglio 2012

Womb di Benedek Fliegauf

Nelle sale dal 6 luglio (se ne trovate una)
Probabilmente io sarei la persona meno adatta a parlare di questo film, in quanto innamorato di lunga data di Eva Green, però non posso resistere ancora di più perchè me lo sono ritrovato così di colpo, uscito quasi dal nulla e perchè trattasi, Eva o no, di un ottimo e particolare film.
Womb (conosciuto anche come Clone arriva nella desolata estate italiana con un piccolo ritardo di due anni e vincitore a Locarno) è una storia d'amore infarcita di fantascienza o viceversa. Rebecca è una bambina che va a fare le vacanza nella casa sul mare del nonno. Qui incontra Tommy, un coetaneo. Tra i due scocca la scintilla, seppur in età molto precoce, ma ancor prima di conoscersi meglio, Rebecca deve andarsene, addirittura a Tokyo, dove la madre ha trovato lavoro. Dopo 12 anni torna e va a cercare Tommy. Nonostante siano passati tanti anni e non si siano più visti, non sembra essere passato un secondo e l'attrattiva tra i due è ancora forte. Un giorno partono per una manifestazione e durante il tragitto lei chiede se si possono fermare perchè deve andare al bagno. Purtroppo sarà la volta in cui Tommy la lascerà, e definitivamente, travolto e ucciso da un furgone. La manifestazione a cui dovevano andare era contro una compagnia che pratica la clonazione e da qui le viene l'idea. Tommy rivivrà tramite lei. Sarà Rebecca a partorirlo e a crescerlo, spinta dalla voglia di rivederlo e stare con lui ancora e dal senso di colpa. Ma cosa succederà quando lui crescerà e le ricorderà l'uomo di cui era innamorata?
Affascinante, seppur magari in maniera morbosa, questo sci-fi-rom (un genere che apprezzo e già "gustato" nei recenti Non lasciarmi, di cui sembra debitore ma ricordo che è del 2010 Womb o Un amore all'improvviso) dove la seconda componente, la romantica, ha il sopravvento. E' un film di grandi silenzi, di sguardi, di cose non dette. Il regista ungherese Benedek Fliegauf (è un nome vero garantisco) riesce a scrivere una storia originale (non c'è infatti una base letteraria in confronto ai due suddetti) aiutandosi con solo una manciata di dialoghi, tutti molto intensi o ben scritti, come il lungo discorso di Tommy sui fiocchi di neve identici, ricordando vagamente lo stile di Kim Ki-Duk.
Il resto lo fa una fotografia perfetta che immortala un luogo freddo, senza tempo, dove i personaggi, anch'essi privati dello scorrere del tempo, deambulano e si sfiorano, incapaci, anche se non del tutto, di lasciarlo. Ci sono diverse scene che colpiscono indelebilmente lo spettatore e che rendono splendidamente le idee che il regista vuole comunicarci (senza, ripeto, bisogno di parole). Tra queste c'è la sepoltura del cucciolo di dinosauro robot, in cui è impossibile non associarlo a uno dei cloni bistrattati della vicenda (ancora una volta c'è la tematica del clone spaventoso e si crede senza sentimenti) o ancora la scena dell'incontro tra Tommy e la sua vera madre.
Womb è un ottimo lavoro anche dal lato psicologico. Perchè Rebecca fa un gesto simile, sconsigliato dai genitori di Tommy? E soprattuto è interessante vedere la reazione che ha quando Tommy è cresciuto e è un uomo e l'impossibilità di averlo, essendo sua madre, essendo invecchiata e avendo lui una fidanzatina, piuttosto scombussolata dal modo in cui Rebecca tratta il figlio. Proprio la ragazza di Tommy manda rebecca in uno stato di depressione, resasi conto finalmente che quello che ha fatto si è rivelato un problematico errore e che dovrà prima o poi rivelare la verità, per togliersi il peso. Tutto questo porta a un finale forte e che potrà disturbare qualche spettatore, troppo immedesimato nella storia, ma semplicemente perfetto.
In definitiva Womb, come Take shelter, spicca in questo periodo privo di film o di film s-commerciali, e purtroppo non riceverà molte visioni grazie a una distribuzione assente, sbadata, e in ritardo. Menzione finale per i due attori principali, una sempre convincente Eva Green (struccata e coraggiosa nella scelta dei film) e Matt Smith, un clone di Crispin Glover, celebre per la serie Doctor Who.
Siete stufi di cose, uomini ragni o fratelli idioti? Womb è per voi.


Voto 8.

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