lunedì 11 febbraio 2013

Speciale Oscar: la guida definitiva per la nottata

oscar"E vorrei ringraziare..."
L'inizio di migliaia di discorsi fino ad oggi.

Siete carichi?! E' di nuovo quel periodo dell'anno, siamo a fine febbraio e sta per arrivare la cerimonia degli Oscar! Evviva evviva. Nottata noiosa riassumibile in 10 minuti scarsi sto arrivando. Eppure non si riesce a starle lontani. Ogni anno è peggio, più lunga, più noiosa, più vuota e colma di pubblicità, ma ogni anno ci caschiamo. Come si fa a dormire mentre il nostro cervello continua a rimuginare su chi potrebbe vincere questo premio o quell'altro. Perchè nei giorni prima c'è la lista con le nostre previsioni, nelle settimane prima la corsa a vedere tutti ma proprio tutti i film, pure quello kazako nella categoria per gli stranieri. E si catalogano le prove degli attori, la bellezza dei costumi, la giustezza del montaggio audio e video, la solidità delle sceneggiatura.
E' una bella sensazione, è come la finale dei mondiali di un sport a cui teniamo. Si fa in compagnia, si fa il tifo da ultras, si commenta di tutto, persino gli abiti degli attori sul tappeto rosso. E poi tutto finisce e siamo tutti pronti a dire "eh ma gli Oscar non contano nulla, non premiamo mai chi merita davvero". Va sempre così, gli Oscar hanno importanza finchè non vengono assegnati.
Quest'anno sarà un'edizione molto interessante, sia per i film in gara (gli americanissimi Lincoln e Zero Dark Thirty, l'indie Re delle terre selvagge, il canoro Les miserables e tanti altri ancora (trovate tutto nel nostro blog)) sia per la conduzione, affidata a quel pazzo di Seth McFarlane che potrebbe essere molto scorretto e offensivo. Speriamo.
Dunque manca poco, due settimane circa, cerchiamo quindi di arrivare preparati. Negli ultimi giorni si sono snocciolati tanti numeri su questi Oscar. Io ve li o riassunti, insieme a tante curiosità e aneddoti. Godeteveli. E fate le vostre previsioni!
UPDATE: Qui un altro speciale sulla statuetta stessa e l'uomo che l'ha ispirata.

Non so perchè, ho scelto di usare ogni lettera dell'alfabeto per un argomento. Di solito lo aborro ma ...è andata così.

A: E visto che la A è la prima lettera dell'alfabeto, parto con il primo vincitore degli Oscar. Era il lontano 1929 e ad aggiudicarsi la statuetta più ambita per miglior film vinceva Ali (Wings) di William A. Wellman con Clara Bow, Charles "Buddy" Rogers e un giovana Gary Cooper (fidanzato con la Bow). Ali vinse a due anni dalla sua uscita nelle sale americane ed è rimasto per tanti anni l'unico film muto ad aggiudicarsi l'Oscar per miglior film. 84 anni dopo The Artist lo ha raggiunto in questo club privatissimo. Ai tempi il sonoro era appena nato e Il cantante di Jazz (il primo film sonoro) vinse un premio speciale.
Ali ha avuto una nuova distribuzione americana nel 2012.
Ma con la A inizia anche Animazione e nel 2002, dopo 74 edizioni, gli Academy hanno deciso di istituire anche l'Oscar per il miglior film d'animazione dell'anno. Il primo a vincere fu Shrek della Dreamworks battendo  Monster & Co. e Jimmy Neutron.

B: Like Black. Tutti sanno che la prima attrice di colore ad aggudicarsi una statuetta fu Hattie McDaniels per la sua Mami in Via col Vento nel 1939, ma da li in poi come andarono le cose e vinsero altri? Non benissimo e si ma non molti. La McDaniels vinse come attrice non protagonista ma nel 1963 ad aggiudicarsi l'Oscar per miglior attore protagonista ed essere quindi il primo uomo di colore a svettare su tutti fu Sidney Poitier per la sua performance in I gigli del campo. Nonostante gli attori aforamericani avessero ormai raggiunto un certo peso nella scelta dei ruoli, anche protagonisti, la nomination e la vittoria furono un evento.
Altri vent'anni passarono prima che altri "fratelli" si aggiudicassero dei premi. Nel 1982 fu la volta di Louise Gosset Jr. seguito da Denzel Washington nel 1989, da Whoopie Goldberg nel 1990 e da Cuba Gooding Jr. nel 1996. Tutti e 4 vinsero per attore non protagonista. 
Nel 2002 avvenne l'exploit con la vittoria di Halle Berry e Denzel Washington come attori protagonisti. Washington divenne così l'attore di colore a vincere più Oscar, con due (e quest'anno è candidato, ma la concorrenza è massacrante).
Più recentemente Jamie Foxx ha vinto per Ray (e nella stessa edizione era candidato anche per Collateral come attore non protagonista, l'unico nella storia con doppia domination), Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia, Octavia Spencer per The Help e Mo'Nique per Precious. Quest'anno è candidata anche la baby Quvenzhanè Wallis.

Bis invece per Spencer Tracy e Tom Hanks, gli unici attori a vincere l'Oscar nella stessa categoria per due anni di fila. Tracy per Capitani coraggiosi e La città dei ragazzi ('37-'38), Hanks invece per Philadelphia e Forrest Gump ('93-'94). Jason Robards invece fece doppietta come attore non protagonista (Tutti gli uomini del presidente, '76, e Giulia, '77). Tra le donne invece il bis riuscì a Katharine Hepburn (la compagna di Tracy di una vita) per Indovina chi viene a cena e Il leone d'inverno ('67-'68) e a Luise Rayner per Il paradiso delle fanciulle e La buona terra ('36-'37). 

C: Charlie Chaplin. Un genio e grande padre del cinema come lui chissà quanti Oscar avrà vinto, quanti suoi capolavori saranno stati premiati! Zero. Chaplin ha in bacheca tre statuette ma nessuna di grande peso. Alla prima edizione degli Oscar gliene diedero uno speciale come ringraziamenteo per Il Circo, nel 1972 uno onorario e nel 1973 uno per la colonna sonora di Luci della ribalta, realizzato 20 anni prima ma proiettato solo da pochi mesi.

Corti. Il film più corto ad aver vinto l'Oscar per miglior film è stato Marty, vita di un timido.  La più breve performance che è valsa un Oscar? Quella di David Niven in Tavole separate (1958) 15 minuti e 38 secondi. Mentre Hermione Baddeley l'anno successivo, per i suoi 2 minuti e 32 secondi in La strada dei quartieri alti riuscì a strappare una nomination. 

D: Dimenticati. Quando vinci una statuetta ti senti in cima al mondo e non vorresti perderla per nessun motivo al mondo, anzi guai solo a perderla di vista, vero? Sbagliato. Almeno per le donne. Meryl Streep si dimenticò il suo Oscar appena vinto per Kramer VS Kramer alla toilette. Idem fece Audrey Hepburn dopo aver vinto per Vacanze Romane (anni dopo un fan accanito glielo rubò persino). mentre Vivien Leigh lo usava come ferma porta. 
Altre persone hanno venduto le loro statuette in periodo di crisi (non trovo più l'articolo ma potete comprarne una a una cifra intorno ai 100 mila dollari) tanto che l'Academy ha dovuto vietarne la vendita. Accontentatevi del riconoscimento.

E: Est. Anche se è est per noi europei, mentre per gli americani è ovest...eh oh, non trovavo una cavolo di E. Una separazione, vincitore l'anno scorso, è il primo film medio-orientale (è iraniano) a portarsi a casa la statuetta per miglior film straniero. Venne anche candidato per la sceneggiatura ma purtroppo non vinse.
Il primo attore di quella zona del globo a essere candidato fu Omar Sharif per Lawrence D'Arabia
Invece l'estremo oriente vanta ben più vittore con film come Departures (JAP), La tigre e il dragone (TAI), Rashomon (JAP). 

F: Famigghia. Nonostante a Hollywood ci siano molte famose e importanti famiglie cinematografiche (Fonda, Barrymore, Huston, Redgrave) i primi imparentati a essere nominati agli Oscar nella stessa edizione sono i Coppola con Francis e Talia Shire (sua sorella) nel 1974 per Il Padrino parte II. Va ricordato inoltre l'Oscar vinto da Sofia, figlia di Francis, per Lost in translation e quello di Nicolas Cage, cugino, per Via da Las Vegas. Quest'anno è candidato Roman Coppola per la sceneggiatura di Moonrise Kingdom.

Fimmine. Katherine Bigelow è l'unica donna ad aver vinto un Oscar come miglior regista, per The hurt locker, battendo il marito James Cameron. Prima di lei Sofia Coppola, come già detto, e Jane Campion avevano vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura (Lezioni di piano per la Campion).
Quest'anno la Bigelow è ancora in gara con Zero Dark Thirty.

Lawrence D'Arabia è l'unico film nella storia degli Oscar ad aver vinto i premi principali senza avere una sola linea di dialogo pronunciata da una donna. L'unico ruolo femminile importante è quello del cammello Gladys.

G: Giovinezza. La nomination a miglior attrice di Quvenzhanè Wallis, quest'anno, batte tutti i record per la più giovane attrice mai candidata. Ovviamente se dovesse vincere batterebbe anche quel primato, che per ora appartiene a Tatum O'Neal, figlia di Ryan, che a 10 anni vinse per Paper Moon. Shirley Temple rimane imbattibile però. Lei vinse, o meglio, gli venen regalato, un premio onorario all'età di cinque anni.
Tra i maschietti più precoci vale menzionare Jackie Cooper, nominato a 9 anni per la sua prova in Skippy e Justin Henry, 8, per Kramer VS Kramer.
Un pò più vecchiotti sono: Marlee Matlin, 21 anni, vincitrice nel 1986 come protagonista di Figli di un dio minore, Norman Taurog nel 1931 vinse come miglior regista (Skippy) all'età di 32 anni, ancora oggi imbattuto, mentre John Singleton a 24 anni ricevette solo una nomination per miglior regista con Boys in the hood.

H: Hepburn. Hepburn è il nome più vincente degli Oscar, tra le donne. Ben 5 statuette e tutte per miglior attrice. 4 per Katharine, la donna con più vittorie in assoluto (La gloria del mattino, Indovina chi viene a cena, Il leone d'inverno, Sul lago dorato), e 1 per Audrey.
Katharine è anche l'unica ad aver dovuto condividere un Oscar, nel 1968, con Barbara Streisard (Funny girl), a parimerito nel conteggio voti e detiene anche il record di più distanza in anni tra un'Oscar e l'altro, 48 anni. Prima che Meryl Streep la battesse, deteneva anche il maggior numero di nominations, 12.
Ancora un record. Cate Blanchett ha vinto l'Oscar per miglior attrice non protagonista con The Aviator, impersonando proprio Katharine Hepburn. Non era mai successo che un'attrice vincesse il premio interpretando un'altra attrice vincitrice in passato.

Hitchcock: il grande perdente. Uno dei più grandi registi di sempre e zero premi. L'unico suo film ad aver vinto qualcosa di importante è Rebecca, la prima moglie, Oscar come miglior film. Sua stessa sorte hanno avuto Kubrick e Altman. Mentre Scorsese è uscito da questa lista dopo aver vinto per The Departed (un Oscar che è sembrato un contentino). Poi ci si chiede se gli Oscar valgono poi così tanto eh.

I: Indiani. Quando venne annunciato il nome di Marlon Brando agli Oscar del 1972, come vincitore per miglior attore con Il Padrino, fece scalpore che al suo posto salì sul palco un nativo americano. La donna, di nome  Sacheen Littlefeather, fece un discorso di rifiuto a nome dell'attore. Era una protesta nei confronti del trattamento inumano perpetrato per anni dal governo americano nei confronti dei nativi americani.
Non accettò mai quell'Oscar, ma non fu il primo. Due anni prima George C. Scott, si rifiutò di ritirare il premio per Patton, perchè detestava quel personaggio. E' vero anche che nel 1961 aveva già annunciato che non avrebbe mai accettato nessun Oscar.
Al contrario di Brando, Vanessa Redgrave, accettò il premio per Giulia e fece un lungo discorso sulla situazione palestinese, utilizzando quello spazio davanti a milioni di persone.

J: Jack! Le donne hanno la Streep e la Hepburn come primatiste ma gli uomini hanno lo schizzato Jack Nicholson. Insieme a Walter Brennan è l'unico attore ad aver vinto 3 Oscar (Qualcosa è cambiato, Voglia di tenerezza, Qualcuno volò sul nido del cuculo), ai quali abbina 12 nonination, record.

K: Kazan. Nel 1998 Eliza Kazan ricevette un Oscar onorario. Tuttavia il clima all'interno del Kodak Theatre e generale, fu molto freddino. Nessuno ha mai perdonato a Kazan di essere stato un delatore durante la caccia alle streghe maccartista degli anni 50 (per un approfondimento I comunisti invadono Hollywood). Kazan in passato aveva comunque vinto per Barriera invisibile e Fronte del porto.
A proposito di comunismo, Dalton Trumbo vinse per Vacanze romane.

L: Losers! I perdenti. Per tanti che trionfano, ci saranno anche tanti tantissimi che perdono. C'è chi prende un imbarcata incredibile (Il colore viola e Due vite, una svolta, zero Oscar su 11 nomination) e c'è chi ci prova costantemente. Geraldine Page ha dovuto consumare sette nomination prima di vincere per In viaggio verso Bountiful. Idem Al Pacino che agli Oscar 1993 vide andare sciupata anche la nomination per Glengarry Glen Ross come non protagonista, ma nella stessa sera vinse come protagonista per Shent of a woman, spezzando la maledizione.
Il leader di quelli rimasti all'asciutto è Peter O'Toole con 8 nomination. Nel 2003 l'Academy lo avvisò che gli avrebbe dato un premio onorario ma lui si imbestialì rispondendo che "era ancora in gioco" (infatti venne nominato nel 2008 ancora) ma l'Academy era irremovibile, gliel'avrebbe dato che lui venisse a riceverlo o no. Alla fine, su consigio dei famigliari accettò.
La classifica continua con Richard Burton, 7, Albert Finney, Carey Grant e Arthur Kennedy, tutti a 5. Stranamente Di Caprio è fermo a 3 (ma sembrano molte di più, confondendoci coi globe) ma è sulla buona strada.
La sua amica Kate Winslet invece vincendo per The reader, è scampata dal gruppetto formato da Thelma Ritter e Deborah Kerr, 6 a zero.
E l'Oscar dice "No.."
Il recordman di tutti i tempi rimane però Kevin O'Connell, un mizatore audio, 20 nominations dal 1983 fino al 2007.

M: Musical. Quest'anno è candidato il musical Les Miserables, anni fa ha trionfato Chicago. L'Academy ha sempre apprezzato e premiato i più grandi musicals americano della storia. Ed infati c'è proprio una categoria che si chiama miglior musical, ancora viva oggi. E allora perchè non li mettono in categoria a parte e perchè non si vede mai? Semplicemente perchè ogni anno non si raggiunge mai un numero sufficente. Ma esiste! Chissà che un giorno non la vedremo.
L'ultimo a vincere rimane Purple Rain, 1984.

Musica maestro. John Williams ha nel palmares ben 45 nomination di cui 5 divenute Oscar (e quest'anno è ancora in gara, Lincoln). Per molti anni hanno vinto sempre canzoni o colonne sonore molto classiche. A rompere questo taboo ci ha pensato Isaac Hayes con Shaft, dopodichè sono arrivati i Bruce Springsteen, Eminem e Bob Dylan.

N: Non protagonista/protagonista. Una prova attoriale o un ruolo è protagonista o non lo è, ok? No.... almeno, adesso lo è. Bè discorso complicato. Quante volte ci siamo domandati o abbiamo discusso se un attore fosse o meno protagonista o non protagonista? Annosa questione. Bene, una volta non ci badavano così tanto. Nel 1944 Barry Fitzgerald, per lo stesso identico ruolo in La mia via venne nominato come protagonista e come non protagonista. Vinse la seconda e cedette la prima al collega e coprotagonista nel film, Bing Crosby. Da quell'evento in poi, l'Academy è corsa ai ripari.
Ricorda molto Amour di Haneke, quest'anno candidato come film straniero e non.

Non Professionista. Solo due attori non professionisti hanno vinto l'Oscar come migliori attori non protagonisti: il veterano di guerra canadese Harold Russell per I migliori anni della nostra vita nel ruolo di un ex soldato mutilato alle mani (egli stesso aveva subito la stessa mutilazione durante la guerra) e il profugo cambogiano Dr. Haing S. Ngor per l'interpretazione di una delle vittime del regime di Pol Pot nel film Urla del silenzio.


O: Durante la cerimonia del 1973, David Niven stava annunciando il vincitore di un premio, quando dietro di lui è apparso correndo un uomo tutto nudo. Niven non ha perso il controllo, come suo solito, e ha fatto una battuta "Just think, the only laugh that man will ever get is for stripping and showing off his shortcomings". L'uomo era David Opal. Molti ricordano la scena come una delle più divertenti degli Oscar, anche se non programmata. Rivedetela nel video a lato.

P: Postumo. Nel 1929 Jeanne Eagels è stata la prima attrice ad essere nominata postuma per il suo ruolo in La lettera. Idem per James Dean per ben due film, La valle dell'Eden e Il gigante. Nessuno dei due ha vinto. Il primo a vincere è stato Peter Finch nel 1976 per Quinto Potere. Ultimamente l'ha raggiunto Heath Ledger per Il cavaliere Oscuro.

Padrino doppio. Molti personaggi sono stati interpretati da diversi attori ma solo Don Vito Corleone ha fatto vincere due Oscar a due attori diversi: Marlon Brando per Il Padrino e Robert De Niro per Il Padrino parte II.

Parità. Un'altra parità, prima di quella Hepburn-Streisard, avvenne nel 1932 quando Frederick March (Dr.Jekyll e Mr.Hyde) e Wallace Beery (The Champ) si divisero l'Oscar come miglior attore protagonista.

Q: Quvenzhanè Wallis. Ok ne ho già parlato ma trovate voi qualcosa con la Q. Allora dirò qualcosina in più. Il suo impronunciabile nome significa fatina in Swaily, anche se tutti ormai la chiamano Nazie. Non solo è la più giovane di tutte ma è anche, nell'edizione di quest'anno, l'unica a essere nata nel 21esimo secolo.

R: Record. Ce ne sono tanti, troppi e molti li ho già semi snocciolati. Tralasciando quelli più famosi (Ben Hur, Il singore degli anelli: il ritorno del re e Titanic sono gli unici ad aver vinto ben 11 premi) passerò agli altri. Titanic detiene il record per maggior numero di nomination, 17; solo 3 film (Il silenzio degli innocenti, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Accadde una notte) hanno vinto tutte e cinque le principali categorie (film, regia, attori e sceneggiatura).
Warren Beatty è l'unico ad essere mai stato candidato per attore, regista, produttore e sceneggiatore per lo stesso film. E non solo una volta ma ben due. Una per Il paradiso può attendere e l'altra per Reds.
John Ford è il regista che ha vinto più Oscar, 4, e l'unico ad aver vinto due volte di seguito (Il traditore, 1935, Furore, 1940, Com'era verde la mia valle, 1941, Un uomo tranquillo, 1952). Stranamente nessuno di qeusti è un western.
Ma il regista con più nomination è William Wyler con ben 14 nomination (3 premi). Mankiewitz nel 1949 non riuscì a vincere l'Oscar per miglior film con il suo Lettera a tre mogli, poichè venne battuto da Tutti gli uomini del re diretto da...Mankiewitz. Caso più unico che raro.
Tra i "minori" Rick Baker vanta 7 Oscar per make up e Edit Head 8 per i costumi.

S: Stranieri. Il 1964 rimane l'unico anno in cui 4 stranieri su 4 vinsero gli Oscar desinati agli attori. Rex Harrison (My Fair Lady), Peter Ustinov (Topkapi), Julie Andrews (Mary Poppins), tutti e tre inglesi, e la greca Lila Kedrova (Zorba il greco).
L'ultimo imperatore di Bertolucci, nonostante sia una coproduzione italo-cinese, non è catalogato come film straniero, perchè recitato in inglese. Vinse come miglior film ma non apparse nella categoria stranieri infatti.
Quando Benigni vinse come miglior attore protagonista per La vita è bella, divenne il secondo attore nella storia degli Oscar a vincere senza recitare in inglese. Chi era il primo? Bè la donna che gli ha consegnato il premio, Sofia Loren, per La ciociara. La terza divenne Marion Cotillard per La vie en rose.
Solo sei film stranieri hanno vinto un ulteriore Oscar a parte quello come miglior film straniero: 8½ (costumi), Un uomo e una donna (sceneggiatura), Z (montaggio),  Fanny e Alexander (fotografia, costumi e direzione artistica), La vita è bella, (attore e colonna sonora), La tigre e il dragone (scenografia, direzione artistica, colonna sonora).

Streep. 17 nomination e 3 premi Oscar, la regina vivente di tutte le attrici. Ultimo vinto l'anno scorso per The iron lady. Stranamente quest'anno non è candidata in nulla, sarà un'edizione particolare. Fece parte dello strano gruppo M.S. (le iniziali delle attrici) che vinse quattro Oscar di fila: Maggie Smith - California Suite (1978), Maryl Streep - Kramer VS Kramer (1979), Mary Steenburgen - Una volta ho incontrato un miliardario (1980),  Maureen Stapleton - Reds (1981).
Non è mai stata più di 5 anni ('90-'95) senza una nomination. Detiene il record di nomination anche ai Golden Globe con 25.

T: Tagliato. Il discorso più lungo della storia degli Oscar fu quello di Greer Garson per La signora Miniver del 1942. Durò 7 minuti ma venne tagliuzzato e ne ascoltammo solo 45 secondi. Mediamente vengono concesso 90 secondi ai vincitori ma mai nessuno riesce a stare dentro ai tempi.

U: Ubriaco. Nell'edizione degli Oscar 1993 per leggere la busta contenente il nome della vincitrice per la miglior attrice non protagonista, venne chiamato sul palco Jack Palance. Secondi molti era vistosamente ubriaco. D'altronde durante una cerimonia così lnga e così stressante, gli alcolici scorrono a fiumi e non è escluso che Jack si sia lasciato andare. Salito sul palco lesse il nome: Marisa Tomei. Una sorpresa! Era candidata per il coatto ruolo in Mio cugino Vincenzo e era in gara contro attrici del calibro di Judy Davis e Vanessa Redgrave e Miranda Richardson. A tutti parse che avesse letto il nome sbagliato ma col tempo questa storia perse forza e diventò una leggenda.
Palance era già stato protagonista di una scenetta memorabile quando nell'edizione numero 64 salì sul palco per ricevere l'Oscar per Scappo dalla città, e si mise a fare un paio di flessioni su un braccio solo.

V: Vecchiaia. Quest'anno è stata candidata Emanuelle Riva per la sua straziante prova in Amour. Con i suoi 86 anni è la nominata più anziana. Il record della vincente per ora rimane a Jessica Tandy con i suoi 80 anni, nel 1990 quanto interpretò la bisbetica miss Daisy in A spasso con Daisy e due anni dopo venne nominata per Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.
L'attore più anziano è invece Christopher Plummer con la vittoria l'anno scorso per Beginners all'età di 83 anni. Il record precedente era di George Burns a 75 anni.
L'annata con gli attori premiati più anziani è quella del 1980: Henry Fonda (77), John Gielgud (77), Katharine Hepburn (72) e Maureen Stapleton (56) per una media di 70.5 anni.
E se consideriamo anche gli Oscar postumi onorari i vincitori diventano Groucho Marx (83) e Myrna Loy (82).

W: Walt Disney. Chi è l'essere umano ad aver vinto più Oscar? Walt Disney con ben 26 (22 + 4 onorari). Detiene anche il maggior numero di nomination in un anno solo (5) e vittorie (4). E tra il 31 e il 39 ha portato a casa 10 Oscar consecutivi, impareggiabile.

Woody. Allen detiene il record di maggior nomination per sceneggiatore, 15, seguito a distanza da Wilder, 11.  Nonostante i premi vinti, 4, e le ulteriori candidature per regia, film e attore, non è mai andato agli Oscar. Da buon newyorkese ha sempre odiato spostarsi inutilmente e così lontano. Solo una volta è andato al Kodak Theatre, successe dopo l'11 settembre 2001, per ricordare a tutti della bellezza dei film girati a New York, e della loro importanza e che era tempo di tornare a lavorare lì.

Western. Il genere americano per antonomasia eppure le sue vittorie come miglior film si contano su una mano sola. La prima è Cimarron del 1931, poi venne Balla coi lupi  nel 1990 e ultimo Gli spietati del 1992. L'ultimo candidato è stato Il grinta dei fratelli Coen.

X: X rated. Il primo film nella storia a vincere l'Oscar per miglior film e al contempo essere un film vietato ai minori (X appunto, in Italia bollino rosso) è stato Un uomo da marciapiede di John Shlesinger nel 1970. Delle 7 nomination ne vinse 3, tra cui regia e sceneggiatura.
Cosa ci sia di così scarboso poi.... altri tempi.

Y: Yawn. Noia. Sonno. Per noi europei è una agonia la cerimonia degli Oscar. Inizia all'1 di notte, dopo due ore di tappeto rosso e abiti sfavillanti, dura un eternità e i premi più importanti sono solo alla fine, verso le 4.30-5.30 del mattino. I numeri comici o coreografici sono sempre scarsini e nessuno sta mai nei tempi, tanto che alla fine devono chiudere in fretta e dare il premio per miglior film in pochi secondi, senza nessuna atmosfera. Ehh.... Eppure una volta non cera così. Andate a vedere la cerimonia del 1939, dove trionfò Via col vento. Scarna , veloce, moscia. Pim pum pam, premi dati, tutti a casa, o meglio, a festeggiare.
Bè la noia la sentono anche loro eh, difatti la maggior parte delle battute verte sulla durata. A proposito, la più lunga? Quella del 2000, 4 ore e 16 minuti. Terribile!

Z: Zero. Il numero di chi è riuscito a bissare in due anni consecutivi il premio per miglior sceneggiatura originale. Hum...si, scarna la Z eh.

EXTRA:  Maggie Smith vinse l'Oscar come attrice non protagonista per il suo ruolo in Caifornia Suite. Nel film interpreta un attrice inglese che sta andando alla cerimonia degli Oscar. La vita che imita l'arte.

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E già che ci siamo, sparate le vostre previsioni per gli Oscar 2013. Chi vincerà? Dite la vostra nei commenti qua sotto.

7 commenti:

  1. miglior film: Argo

    miglior regia: Spielberg

    miglior attore protagonista: Daniel Day-Lewis

    miglior attrice protagonista: Jessica Chastain

    miglior attore non protagonista: Philip Seymour
    Hoffman

    miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway

    miglior sceneggiatura originale: Wes Anderson

    miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio - Argo

    miglior film straniero: Amour

    miglior film d'animazione: Frankenweenie

    miglior fotografia: Robert Richardson - Django Unchained

    miglior scenografia: Eve Stewart e Anna Lynch-Robinson - Les Misérables

    miglior montaggio: Dylan Tichenor e William Goldenberg - Zero Dark Thirty

    miglior colonna sonora: John Williams - Lincoln

    miglior canzone:Skyfall, musica e parole di Adele Adkins e Paul Epworth - Skyfall

    migliori effetti speciali:

    miglior sonoro: dico Prometheus ma ho paura che vinca Vita di Pi

    miglior montaggio sonoro:

    migliori costumi: Les Miserables

    miglior trucco:

    miglior documentario:


    lascio alcune categorie su cui non ho alcuna idea.

    miglior cortometraggio documentario:

    miglior cortometraggio:

    miglior cortometraggio d'animazione:

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  2. rettifica: ho scambiato effetti speciali con sonoro

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  3. Voto registrato. Non si torna più indietro!

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  4. beh dai, daremo un oscar per il sonoro a dei tecnici di effetti speciali, son stati bravi, qualcosa se lo meritano.

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  5. Mettete tutte le statuette in un sacco e datelo a Jessica Chastain. Non per un'interpretazione in particolare, ma così, giusto perché è lei.

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  6. Questo gioco mi intriga, vediamo chi ci va più vicino! :D

    miglior film: Lès Misèrables

    miglior regia: Steven Spielberg

    miglior attore protagonista: Joaquin Phoenix (Non glielo daranno mai ma se lo stramerita)

    miglior attrice protagonista: Jessica Chastain

    miglior attore non protagonista: Christoph Waltz

    miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway

    miglior sceneggiatura originale: Wes Anderson e Roman Coppola (Moonrise Kingdom)

    miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio (Argo)

    miglior film straniero: Amour

    miglior film d'animazione: Ralph Spaccatutto

    miglior fotografia: Roger Deakins (Skyfall)

    miglior scenografia: Eve Stewart (Les Miserables)

    miglior montaggio: William Goldenberg (Argo)

    miglior colonna sonora: Mychael Danna (Vita di Pi)

    miglior canzone: “Skyfall” Adele (Skyfall)

    migliori effetti speciali: Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato

    miglior sonoro: Vita di Pi

    miglior montaggio sonoro: Les Miserables

    migliori costumi: Paco Delgado (Les Miserables)

    miglior trucco: Les Miserables

    miglior documentario: The Invisible War

    miglior cortometraggio documentario: Redemption

    miglior cortometraggio: Death of a Shadow

    miglior cortometraggio d'animazione: Paperman

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